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Attualità giovedì 19 gennaio 2023 ore 09:27

La Loggia o il Muro verde, l'imbarazzo di Firenze

Un muro verde al posto della Loggia, gli architetti scrivono a ministro e sindaco per difendere il progetto Isozaki "E' una questione di credibilità"



FIRENZE — La morte dell'archistar Arata Isozaki ha riportato Firenze al 1999 quando una Loggia neoclassica avrebbe dovuto prendere posto all'uscita di quelli che sarebbero stati i Grandi Uffizi. Un'opera mai realizzata che a distanza di anni rappresenta ancora fonte di imbarazzo per la città d'arte per eccellenza.

Al Concorso per l’uscita della Galleria degli Uffizi parteciparono Aulenti, Botta, Foster, Gregotti, Hollein e Isozaki ed il progetto Isozaki fu selezionato da una commissione giudicatrice composta tra gli altri dai soprintendenti Antonio Paolucci, Mario Lolli Ghetti.

La Loggia Isozaki non è mai stata realizzata

A distanza di 25 anni la proposta è quella di realizzare un muro verde che Firenze ha già sperimentato ritrovandosi davanti ad una parete secca e abbandonata

Oggi 19 Gennaio 2023 una lettera aperta sottoscritta da Ance Firenze, Ordine degli Architetti paesaggisti, Fondazione Architetti di Firenze e la Fondazione Michelucci si rivolge al ministro della Cultura Sangiuliano e al sindaco di Firenze Dario Nardella per chiedere di rompere gli indugi.

"Oggi realizzare tale progetto, donando a Firenze una opera d’arte contemporanea, diventa una questione di principio oltre che culturale, e per farlo è necessario dimostrare coerenza nelle scelte per lo sviluppo urbanistico di Firenze, aprendo le porte all’architettura contemporanea progettata in questo caso dall’architetto Arata Isozaki. Si tratta di realizzare un elemento funzionale, destinato a dare anche un senso estetico e contemporaneo alla piazza del Grano, caratterizzando questo importante spazio, in cui transitano ogni anno migliaia di visitatori provenienti da tutto il mondo, chiudendo finalmente quel cantiere, aperto oramai da un tempo infinito, con le gru che ancora spiccano a lato del complesso museale fra i più famosi al Mondo. Oggi è necessario che ci si assuma in maniera definitiva la responsabilità di portare a termine un progetto che attende da troppi anni. Nel 2020 peraltro il progetto, già rivisitato e migliorato dal progettista stesso, fu rifinanziato con 12 milioni di euro dall’allora ministro della Cultura Dario Franceschini, inserendolo nell'ambito del piano strategico nazionale “Grandi progetti culturali”, lanciato dal MiC. Oggi avvertiamo il pericolo di un nuovo passo indietro che si concretizza con l‘ipotesi ministeriale di un “muro verde” in sostituzione della Loggia di Isozaki. Un “muro verde”, poco contestualizzato e di difficile manutenzione, come già sperimentato a Firenze nel recupero del complesso delle Murate, contro una struttura in acciaio e pietra che, nelle intenzioni dei progettisti che la immaginarono 25 anni fa, riproporrebbe la loggia dei Lanzi in Piazza del Grano con le stesse dimensioni o proporzioni originarie. Non ci sembra davvero una valida alternativa per Firenze e per il patrimonio Architettonico nazionale, nonostante accarezzi l’anima green di tutti noi. Confidiamo dunque Signor Ministro e Signor Sindaco che oggi Voi, quali custodi e tutori dei beni di questo nostro magnifico Paese, possiate andare oltre le polemiche e dopo un quarto di secolo realizzare l’opera senza più “se” e senza più “ma”. Ne va anche della credibilità, a livello internazionale, dello strumento della procedura concorsuale".

La grande piramide di vetro Saint Gobain realizzata nel retro della facciata del Museo del Louvre è diventata la porta di accesso principale, un simbolo di Parigi e della Francia, ma Firenze che non riesce a guardare oltre Le Piagge non se ne è mai accorta.


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