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Attualità mercoledì 29 aprile 2020 ore 17:24

Un video appello per svolgere gli esami in sede

In foto il Polo universitario di Novoli

Gli studenti hanno rivolto un appello all'Università di Firenze con un video ed una petizione che invita a riaprire le sedi per sostenere gli esami



FIRENZE — Gli Studenti in Lotta per il Diritto allo Studio, assemblea composta da studenti borsisti, alloggiati, part-time e migranti ha lanciato una petizione accompagnata da un video indirizzati all’Università di Firenze e al Rettore Luigi Dei, per chiedere che a giugno e luglio gli studenti possano dare i propri esami in sede universitaria, muniti di mascherine e rispettando le norme igienico-sanitarie, con previa sanificazione degli spazi. 

"Dal momento che le persone inizieranno a tornare a lavorare in questi giorni - scrivono gli studenti nella petizione - ci chiediamo perché non possano fare altrettanto gli studenti con i propri esami, viste le evidenti difficoltà che tanti e tante stanno affrontando con le lezioni ed esami online, sia per problemi tecnici, sia economici o puramente materiali. Considerando il rischio che tanti studenti perdano la borsa di studio, non riuscendo a raggiungere i crediti formativi universitari necessari per usufruire di questo beneficio, e di conseguenza siano costretti ad abbandonare in massa l’Università".

"Siamo gli studenti e le studentesse dell’Università degli studi di Firenze, quelli che faticano a mantenersi gli studi, i lavoratori precari, migranti e rider, divisi fra mille lavoretti, spesso a nero e spesso nel settore del turismo, che ha chiuso i battenti lasciandoci disoccupati e senza tutele" con queste parole si apre il video che accompagna la petizione.

"Gli spazi di confronto e socialità sono stati eliminati, rendendo l’università mero esamificio,appannaggio di chi aveva i mezzi tecnologici e non, per seguire le lezioni ed effettuare gli esami: tale modalità sostitutiva esclude a priori chi non ha una connessione internet stabile, come chi vive nelle residenze universitarie, chi non ha la possibilità di avere un computer, con annesse una o due webcam, o lo deve condividere col resto della famiglia, tra genitori che fanno smart-working o fratelli minori che seguono le loro lezioni, chi non ha una stanza in cui restare solo per il tempo necessario dell'esame, perchè magari la condivide con altri coinquilini, risparmiando sull’affitto" recita ancora la petizione. "Pretendiamo - spieagno infine - che l'Università faccia la propria parte, riaprendo gli spazi necessari a svolgere gli esami, con le dovute accortezze sanitarie, sanificando gli spazi, fornendo i dispositivi di protezione individuale e scaglionando i flussi, in modo tale da evitare aule affollate, perchè se produrre in sicurezza è possibile allora lo è anche dare gli esami. Questo sarebbe solo il primo passo per consentire ai meno privilegiati di non perdere il diritto allo studio"


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Il video appello degli studenti fiorentini
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