"Nuovo contratto fiscale con i fiorentini"

FIRENZE — Guardando ai numeri, il discorso di Perra è tutto concentrato sull'imposizione fiscale. "Abbiamo deciso di diminuire la pressione fiscale sulle persone fisiche residenti, di ridurre le spese correnti e cercando di preparare il campo per una sostanziosa spesa per gli investimenti da poter sostenere negli anni successivi - ha detto - siamo quindi andati in controtendenza a tutti i Comuni italiani. Abbiamo completato la riduzione dell’Irpef, che girando per cassa ha avuto i propri effetti contabili sul 2015 mentre tutti l’aumentavano; non abbiamo toccato le altre tasse e le tariffe e i canoni a carico delle famiglie, e abbiamo invece previsto nuove agevolazioni a loro favore".

Rivista anche l’imposta di soggiorno, considerata alla luce della "crescente pressione turistica andando a stanare gli evasori delle locazioni turistiche, accertando 28milioni di euro di questa entrata, quasi 5milioni in più del 2014". 

"Abbiamo fronteggiato una crisi di liquidità enorme - ha aggiunto Perra - i principali pagamenti delle imposte si concentrano in due momenti dell’anno. E abbiamo quindi deciso di attingere per 57milioni di euro in anticipi di tesoreria".

"Abbiamo iniziato a costituire fondi adeguati per i crediti originati dagli accertamenti del 2015. E con il riaccertamento straordinario dei residui e la costatazione di oltre 150 milioni di disavanzo abbiamo iniziato a recuperare quanto non era più esigibile del passato".

Quindi la necessità del nuovo "contratto fiscale con i fiorentini" in tre punti. "Continuando a efficientare la spesa corrente poiché lo Stato sociale moderno deve essere attivo, non passivo, deve porre la cooperazione al posto del paternalismo, aumentando la capacità delle entrate comunali (attraverso la lotta all’evasione, e al miglioramento delle la capacità di incasso) e redistribuendo le entrate facendole gravare di più sulla rendita".

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