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Attualità martedì 27 ottobre 2020 ore 12:23

Tutti pazzi per i particolari di Raffaello

Il ritratto di Papa Medici dopo il restauro ha svelato alcuni particolari che hanno incantato i social raccogliendo reazioni da tutto il mondo



FIRENZE — Gli occhi del mondo si stanno soffermando sul ritratto di Leone X ritornato agli Uffizi dopo la mostra al Quirinale, complice la seguitissima pagina Facebook delle Gallerie degli Uffizi. L'opera di Raffaello Sanzio dopo il restauro durato tre anni e curato dall'Opificio delle pietre dure di Firenze ha svelato alcuni particolari che hanno entusiasmato il web.

Gli oggetti presenti sul tavolo di Giuliano de' Medici, Leone X, sono ritratti in una maniera particolareggiata che si avvicina all'iperrealismo, il pomello della sedia che ospita il papa di casa Medici mostra perfettamente il riflesso di una finestra.

Il volume sul tavolo è una Bibbia preziosa. Come spiega l'Opificio "è un codice miniato, un oggetto prezioso, da collezionista, che gli studiosi identificano in un libro ancora esistente, una lussuosissima Bibbia conservata oggi al Kupferstichkabinett di Berlino, e già appartenuta a una nota raccolta privata, quella del Duca di Hamilton. Venne eseguita a Napoli, attorno alla metà del XIV secolo, probabilmente su richiesta della regina Giovanna I d’Angiò, per essere destinata a un membro della famiglia francese Roger (per Pierre, che fu papa col nome di Clemente VI, o per suo fratello), con cui la sovrana intratteneva rapporti politici e personali. L’autore della decorazione è il miniatore Cristoforo Orimina che, assieme ai suoi aiuti e collaboratori, deteneva nella città campana la più importante bottega miniatoria, aggiornata sulle tendenze pittoriche più recenti ed elevate, come quella di Giotto. Forse scelto in funzione dinastica e politica filofrancese in occasione del matrimonio tra il nipote del papa, Lorenzo, e Maddalena de la Tour d’Auvergne, il codice è aperto sul principio del Vangelo di Giovanni".


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