Attualità martedì 19 maggio 2020 ore 18:33
Tavolini in strada, ecco cosa prevede il piano
L'obiettivo è offrire alle attività in crisi per il Covid 19 la concessione gratuita di spazi per il servizio di ristoranti, bar e somministrazione
FIRENZE — Il piano straordinario per la concessione di spazi a tavolini e sedie fuori dai locali, annunciato dal sindaco Dario Nardella per permettere la ripresa economica e garantire maggiore sicurezza ai clienti di bar e ristoranti, è pronto. La Giunta ha approvato oggi la delibera che dovrà passare al vaglio del Consiglio comunale, con le linee guida per ampliare la concessione gratuita di spazi all’aperto per ristoranti, bar e per attività di somministrazione. Grazie a questa delibera sarà adesso possibile richiedere più suolo pubblico per ospitare la clientela.
Il “regolamento per le occupazioni straordinarie di suolo pubblico per ristoro all’aperto” sarà valido per il periodo straordinario giugno - settembre 2020 e darà quindi la possibilità di ottenere un’autorizzazione transitoria per sedie e tavolini rimovibili e con una procedura semplificata ed accelerata grazie alla previa individuazione delle casistiche.
L’arco temporale in cui sarà possibile usufruire della maggiorazione di spazio sarà dal 1 giugno al 30 settembre per permettere, in questa emergenza dettata dalla pandemia, il distanziamento sociale in bar e ristoranti di tutta la città.
Nardella ha spiegato "Vogliamo con questo piano dare la possibilità di lavorare meglio, e in sicurezza, alle nostre attività così duramente colpite dalla crisi. E’ un piano ambizioso che crea le condizioni affinché non solo nel centro ma in ogni zona della città, nelle periferie e nei rioni storici, si torni a vivere sempre con attenzione alla sicurezza sanitaria”. “Questa è una misura straordinaria che mettiamo in campo per favorire la ripresa delle attività - ha aggiunto l’assessore Federico Gianassi - perché grazie all’utilizzo di spazi all’aperto si recupera parte della capienza persa all’interno con le prescrizioni sul distanziamento e si garantisce maggiore sicurezza. Vale non solo per il centro, ma per tutti i Quartieri”.
Chi può chiederlo
Se una attività ha già una concessione, rimanendo assicurata la condizione minima dei 12 metri lineari o dei 2 stalli di sosta: fuori dal centro storico lo spazio può aumentare del 50 per cento, dentro il centro storico lo spazio può aumentare del 25 per cento.
Dove può essere fatto
Nelle aree già pedonali, lungo i marciapiedi se resta lo spazio di almeno un metro per il passaggio pedonale e sul fronte esercizio se comporta l’utilizzo fino ad un massimo di due stalli di sosta. E in questi casi con una semplice comunicazione.
Nel centro storico però verrà dal Disciplinare definito un termine per effettuare le comunicazioni che sarà esecutivo decorsi dieci giorni. Ciò per consentire alla Direzione Mobilità, se necessario, di valutare piani compensativi della sosta.
Altre tre casistiche saranno soggette ad autorizzazione
Innanzitutto, la presentazione di un progetto da parte di più attività, ossia il progetto Unitario. In caso di presenza di più esercizi attigui che insistono sulla stessa piazza o strada viene presentato un progetto da più operatori aventi titolo a richiedere l’occupazione dell’area. Il progetto può essere sviluppato anche in area pubblica o giardino pubblico nelle immediate vicinanze dell’area in cui insistono gli esercizi.
Poi, i progetti speciali con i quali l’esercente che non ha alcuna possibilità di ottenere suolo pubblico sul fronte del proprio esercizio può richiedere l’utilizzo di un’area o di uno stallo di sosta o di un’area verde in prossimità dell’esercizio entro la distanza massima di 50 metri, purché non vi sia altro esercizio nelle vicinanze.
Potranno infine essere richiesti da più attività insieme progetti di pedonalizzazione temporanea di un’area pubblica. In tal caso le occupazioni relative alla chiusura temporanea di strade in orari limitati e predefiniti, che saranno definiti nel disciplinare, finalizzata all'occupazione del suolo pubblico sono ammissibili mediante progetto unitario soggetto a valutazione da parte degli uffici competenti; qualora non sia possibile garantire una corsia di transito per i mezzi di soccorso avente larghezza minima di m. 3,50 l’autorizzazione sarà subordinata al recepimento delle indicazioni che saranno dettate dalla Prefettura. In questo ultimo caso, potranno aderire anche negozi del commercio e dell’artigianato.
Adesso il regolamento passerà dal consiglio comunale, dopodiché sarà approvato anche il disciplinare applicativo con tutti i dettagli, compresi orari e giorni per le pedonalizzazioni, per presentare le domande.
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