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Cronaca mercoledì 13 giugno 2018 ore 14:30

Spaccio nel parco con le promo via Whatsapp

Sei pusher arrestati. Fra i clienti anche una mamma con il figlio in carrozzina e un meccanico che andava a comprare droga con le auto altrui



FIRENZE — Spacciavano hashish e cocaina nell'area del parco di San Salvi, invitando i clienti più affezionati anche attraverso ''offerte promozionali'' inviate via Whatsapp. Questa l'accusa per la quale sei uomini di età compresa tra i 22 e i 31 anni, di nazionalità tunisina e marocchina, sono stati arrestati dalla polizia. Altri tre sono ricercati. 

Le manette sono scattate a seguito di una misura di custodia cautelare in carcere disposta dal gip Anna Liguori su richiesta del pm Giovanni Solinas. 

Gli arrestati, spiega la polizia, avevano ereditato la clientela di un altro gruppo di pusher nordafricani, finiti in carcere nell'ottobre del 2016 per spaccio all'interno del parco. 

Tra i clienti più affezionati anche alcuni minorenni, una mamma che andava a comprare le dosi portando il bimbo nella carrozzina, e un meccanico della zona che andava a comprare la droga con le auto dei clienti. 

Le indagini, condotte dagli investigatori del commissariato di polizia di San Giovanni, sono durate quasi due anni. Nel corso di questo periodo i pusher, che spacciavano sia di giorno che di notte e anche nei pressi di alcune scuole superiori, sono stati ripresi con delle videocamere dagli agenti, nascosti in alcuni edifici della zona. Nel corso dei controlli nel parco, effettuati anche con l'aiuto dei cani antidroga, la polizia ha sequestrato numerose dosi, alcune delle quali piazzate in una casetta per gli uccelli. Lo spaccio, sempre in base a quanto accertato, non avveniva solo nel parco: i magrebini effettuavano anche consegne in varie parti della città.


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