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Attualità giovedì 08 ottobre 2020 ore 16:00
Scuola a orario ridotto, genitori infuriati
La mancanza di docenti sta determinando l'impossibilità di coprire la didattica a tempo pieno, i genitori hanno manifestato con picchetti e striscioni
FIRENZE — "Istruitevi, agitatevi, organizzatevi" è questo l'invito di Priorità alla Scuola che nelle ultime ore ha sostenuto le proteste di alcuni genitori fiorentini che chiedevano più insegnanti per il ripristino del tempo pieno. Un picchetto è stato organizzato in Sant'Ambrogio davanti alla Vittorio Veneto ed alcuni cartelli sono stati affissi alla scuola Carducci, sui viali, per chiedere più insegnanti.
"Nel comprensivo Centro storico-Pestalozzi le medie Carducci e la primaria Cairoli e Pestalozzi restano a tempo ridotto con la sola Vittorio Veneto a tempo pieno. Serve solidarietà tra genitori e bambini di plessi diversi, la scuola pubblica è di tutti, un plesso a orario ridotto, chiuso o malmesso è un problema che riguarda tutti" è quanto sottolineato dal direttivo del movimento.
Intanto le segnalazioni viaggiano sui social network dove i genitori lamentano analisi a rilento sull'esito dei tamponi, in alcuni casi oltre le 48 ore previste per avere un risultato di negatività o positività al virus.
La Asl ha spiegato nei giorni scorsi che per ogni bambino in sospetto di contagio sono coinvolte più persone ad iniziare dai compagni di scuola alle insegnanti e collaboratori scolastici, tanto che il tracciamento può portare ad un rapporto di uno a trenta per i contatti stretti.
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