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Attualità venerdì 16 aprile 2021 ore 11:05

Scontro sulla targa per ricordare Giovanni Gentile

La destra ha chiesto una targa commemorativa "già approvata da anni", la sinistra si è opposta "evitiamo di recare offesa alla memoria di Firenze"



FIRENZE — Una delegazione di eletti di Fratelli d’Italia ha preso parte alla commemorazione organizzata da Casaggì in ricordo di Giovanni Gentile e nell'occasione ha chiesto al Comune di Firenze l'apposizione di una targa commemorativa incontrando la dura replica dei consiglieri di sinistra.

“Siamo stati al Salviatino, il luogo in cui l’accademico venne brutalmente assassinato il 15 aprile 1944 da un gruppetto di gappisti che lo colpì a sangue freddo” hanno detto Alessandro Draghi, Capogruppo di FdI in Comune insieme a Simone Sollazzo e Guido Cabrele, eletti dei quartieri 2 e 3 di Firenze. “Ribadiamo al sindaco la nostra volontà di andare avanti sull’apposizione di una targa commemorativa, già approvata da anni: non sarebbe né un attacco alla Resistenza né un’offesa alla Liberazione, ma soltanto il segno di una maturata coscienza storica e civile” ha aggiunto il consigliere Jacopo Cellai.

"Confidiamo che la Giunta e la maggioranza vogliano evitare di recare offesa alla memoria di Firenze, proprio a ridosso del centenario della Marcia su Roma" è stata la replica dei consiglieri Dmitrij Palagi e Antonella Bundu. "Riteniamo irricevibile la provocazione di Fratelli d'Italia in merito alla richiesta di apporre una targa per Giovanni Gentile, la cui figura è centrale per quelle che sono tra le pagine più oscure della storia italiana. La scelta delle parole dei consiglieri comunali della destra, in particolare del passaggio in cui scrivono di un "gruppetto di gappisti che lo colpì a sangue freddo", denota una chiara lettura storica, ostile alla storia partigiana. La nostra Città è Medaglia d'Oro della Resistenza, mentre Giovanni Gentile non mancò di aderire alla Repubblica Sociale Italiana, rivendicando fino all'ultima barbarie del nazifascismo. Del gruppetto facevano parte gappisti che saranno poi vittima dei trattamenti di Villa Triste e conosceranno direttamente le conseguenze della dottrina politica professata dall'intellettuale che le destre rimpiangono. Il nostro gruppo garantisce che farà tutto ciò che è possibile per evitare ogni ambiguità del nostro Comune su questa vicenda" hanno concluso Bundu e Palagi.


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