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Attualità venerdì 22 gennaio 2021 ore 09:47
Sant'Orsola, Laboratorio contro la scuola di lusso
Il Laboratorio San Lorenzo ha chiesto alla Città metropolitana di definire l'interesse pubblico della scuola che sarà ospitata nell’ex convento
FIRENZE — La Città Metropolitana ha ospitato un incontro tra il Santorsolaproject, i rappresentanti del dipartimento di architettura dell’Università di Firenze e dell’Ordine degli Architetti, che sono stati i promotori del Laboratorio San Lorenzo alla presenza del capo di gabinetto della Città Metropolitana, Giovanni Bettarini, della delegata al patrimonio, Monica Marini, della vicesindaca del Comune di Firenze, Alessia Bettini, e del referente locale del gruppo Artea, l’architetto Carlo Bandini.
I referenti del Laboratorio hanno espresso apprezzamento per il processo in corso e per la confermata disponibilità delle amministrazioni pubbliche di verificare due questioni che sono ritenute fondamentali per il processo di rigenerazione dell’ex Convento di Sant’Orsola e che riguardano la tutela della funzione pubblica cui deve essere destinato l’uso dell’immobile.
Il coordinatore del Laboratorio, Emanuele Salerno, ha spiegato "Durante il processo partecipativo, cofinanziato dalla Regione Toscana che si è svolto nel 2019, le stesse istituzioni hanno espresso con chiarezza la necessità di sviluppare sinergia tra le proprie attività, anche insediando nel Sant’Orsola un polo scientifico di livello europeo dedicato alla formazione dei profili professionali necessari alla tutela e alla valorizzazione del patrimonio culturale. Nell’incontro di stamani abbiamo chiesto alle amministrazioni di impegnarsi per verificare la fattibilità di questa proposta, che rappresenta una prospettiva concreta di creazione di un’economia sostenibile anche per le generazioni future. Il lungo processo di analisi e studio dei fabbisogni della comunità locale, così come della morfologia socio-economica del rione San Lorenzo dimostrano che tale proposta è molto più coerente con il contesto in cui è situato il Sant’Orsola".
La discussione ha riguardato la natura della scuola di formazione che avrà sede nell’immobile "Da parte dai promotori del Laboratorio è stata avanzata la richiesta che le istituzioni competenti si attivino fattivamente per verificare possibili alternative all’alberghiero di lusso. La motivazione riflette sull’opportunità di utilizzare questa occasione di rigenerazione urbana all’interno dell’area patrimonio Unesco di Firenze per una finalità maggiormente caratterizzante oltre che innovativa e inclusiva per il rione di San Lorenzo e per la città". Le amministrazioni si sono dichiarate disponibili a convocare, in primis, le istituzioni pubbliche che hanno sede nel rione mediceo e che si occupano di formazione nel campo delle scienze dei beni culturali, delle arti e della musica, al fine di verificare la fattibilità dell’insediamento di un polo scientifico dedicato al ‘patrimonio culturale’, come emerso dagli esiti del LSL oltre che verificare l’interesse delle Università internazionali presenti a Firenze.
Inoltre, è stato richiesto di "confermare l'investimento pubblico della Città Metropolitana per la rigenerazione del Sant’Orsola, riconvertendo quanto programmato per il 3° e 4° lotto dei lavori di restauro a sostegno di funzioni e spazi dedicati alla cittadinanza".
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