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Cronaca sabato 15 aprile 2023 ore 16:58

Raffica di colpi, topo d'auto braccato nella notte

Un giovane di 30 anni è stato arrestato con l'accusa di avere messo a segno una serie di colpi spaccando i finestrini delle auto parcheggiate



FIRENZE — Nelle ultime settimane l’attenzione delle forze di polizia si è concentrata sulla prevenzione e contrasto di un fenomeno che ha destato grande preoccupazione in città, i furti sulle auto.

Microcriminalità da strada ma si tramuta in grosse spese per le vittime costrette, nella maggior parte dei casi, a dovere ripagare i vetri infranti delle proprie vetture, con centinaia di euro di danni talvolta a fronte di pochi spiccioli rubati dagli abitacoli.

La ricerca dei responsabili ha portato la notte scorsa la Polizia di Stato ad arrestare un cittadino tunisino di 30 anni accusato di almeno tre diversi furti su auto con vetri infranti, avvenuti nella zona di Legnaia. La serie di colpi, interrotta dagli agenti, sarebbe cominciata intorno alle 19 in via Pisana.

Un uomo avrebbe spaccato il finestrino di una auto portando via due borsoni, uno dei quali con diversi accessori professionali per snowboard dal valore stimato intorno ai 3.300 euro. Trascorsi alcuni minuti, non molto lontano, una giovane donna, in compagnia della figlia, avrebbe sorpreso l’indagato alle prese con l’abitacolo della sua auto parcheggiata in strada. La mamma avrebbe richiamato l’attenzione di alcuni passanti, tanto da riuscire a mettere in fuga il malintenzionato che aveva già danneggiato irrimediabilmente un finestrino. Passata meno di un’ora dal primo furto, il ladro seriale sarebbe entrato in azione un’ultima volta colpendo un'altra auto parcheggiata in via Sogliani. Un residente, notata la scena, ha dato l’allarme al 112 Nue e le volanti, già impegnate nelle ricerche del responsabile degli altri due episodi, sono intervenute non lasciando scampo al 30enne tunisino. Gli agenti lo hanno fermato mentre cercava di allontanarsi con alcuni borsoni pesanti in spalla.

L’uomo era già noto alle forze di polizia proprio per specifici furti sulle auto. Recentemente era stato anche sottoposto alla misura cautelare dell’obbligo di firma nell’ambito di un’altra inchiesta sempre per reati predatori.

La refurtiva recuperata è stata tutta restituita alle vittime dei furti ad eccezione di un quarto borsone, di sospetta provenienza furtiva e per il quale la polizia è a lavoro per risalire al legittimo proprietario.


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