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Lavoro mercoledì 20 ottobre 2021 ore 19:01

Palazzo Vecchio, la Rsu è in stato di agitazione

Le criticità riguardano smart working, rispetto delle misure anti Covid, carenze di personale, infanzia, ufficio casa, municipale e biblioteche



FIRENZE — La Rsu del Comune di Firenze ha dichiarato lo stato di agitazione di tutto il personale segnalando criticità a partire dalla gestione dello smart working fino alla carenza di personale. L'assessore Alessandro Martini ha replicato "Sono francamente stupito della presa di posizione della Rsu".

Il coordinatore della Rsu, Roberto Bologni ha sottolineato "La più importante tra le questioni, che riguarda tutti, anche i cittadini, è la carenza di personale. Se molti servizi nella nostra amministrazione vanno avanti è grazie alla grande abnegazione dei lavoratori che si sentono in prima persona responsabili dell’erogazione dei servizi ai cittadini. In questi giorni tanti sono impegnati nei concorsi del Comune di Firenze. Circa 11 mila candidati per poco più di 60 posti di assunzione. Assunzioni non sufficienti per colmare le gravi carenze di personale amministrativo e tecnico dovute al lungo periodo passato di blocco del turnover e ai tanti pensionamenti per quota 100 di questi anni".

"Lo stato delle relazioni sindacali all'interno dell'ente ha toccato il suo punto di minimo storico con la deficitaria gestione dello smart working. Non ci è stato comunicato, inoltre, se il datore di lavoro e il responsabile del servizio Prevenzione e Protezione abbiano verificato che all'interno dei luoghi di lavoro siano rispettate, con il rientro in presenza, le condizioni di sicurezza, visto che lo stato di emergenza Covid19 non è ancora terminato. Non abbiamo poi avuto risposta alla nostra richiesta di una convenzione da parte del Comune di Firenze per avere un canale che garantisca esiti, anche in giornate di sabato e festivi, per sottoporsi ai tamponi per i dipendenti comunali, oltre alla possibilità di lanciare convenzioni a prezzi calmierati od abbonamenti da estendere a tutta la cittadinanza, offerte peraltro che stanno già verificandosi sul territorio e che una spinta istituzionale potrebbe ampliare e favorirne la diffusione. Corriamo il rischio, infatti, che alcuni servizi a causa dell’impossibilità dei dipendenti di sottoporsi al tampone ai fini del green pass, subiscano disagi creando riduzioni sia della qualità che quantità dei servizi alla cittadinanza, vista la storica e cronica carenza di personale".

Diversi sono i settori dove sono stati richiesti incontri per affrontare le problematiche "esempio è il settore infanzia (asili nido e scuole dell’infanzia). Ed ancora l’Ufficio Casa. I servizi demografici. Le biblioteche. Lavorano nelle biblioteche 150 persone, 50 dipendenti comunali e 100 attraverso appalti, insufficienti per garantire una corretta apertura, sorveglianza e programmazione. E’ stato inoltre assegnato al personale il “controllo green pass”, ulteriore aggravio, che vede i lavoratori incaricati spostarsi con i propri mezzi tra le biblioteche assegnate (4 ciascuno). Per la Polizia municipale il percorso di confronto si è arenato dopo che la Rsu ha avuto diversi incontri sul tema degli esoneri dai turni di notte con a delegazione trattante, la problematica è rimasta senza risposta".

L'assessore al personale Alessandro Martini ha commentato “Sono davvero sorpreso soprattutto alla luce dei fatti concreti che dimostrano come l’Amministrazione stia lavorando in modo chiaro e importante non solo per ottemperare alle normative nazionali sul ritorno al lavoro in presenza ma anche con disponibilità al confronto e alla mediazione che si sta mettendo in atto anche con consultazioni recenti con le organizzazioni sindacali”.

“Sulla questione della carenza di personale le organizzazioni sindacali sanno benissimo che il problema è generale e riguarda tutti gli enti pubblici anche causa del combinato disposto tra pensionamenti e blocco dei concorsi causato dalla pandemia. Difficoltà cui stiamo facendo fronte, in modo più determinato di altri enti, con una serie di nuove selezioni peraltro iniziate in piena pandemia. Entro l’anno si avranno le prime assunzioni dalle graduatorie formate da cui attingeremo anche per gli ulteriori ingressi. Stiamo parlando di mille dipendenti in tre anni, un numero davvero imponente che consentiranno un rinnovamento e una crescita importante delle risorse umane del nostro comune. Forse non merita neppure ricordare che oggi, in attesa della contrattazione nazionale, abbiamo comunicato a tutti i dipendenti quale saranno le modalità e le condizioni per proseguire lo smart working dopo il 1° Novembre ed è stato già predisposto ed inviato alle direzioni il contratto tipo da stipulare per mantenimento del lavoro agile come prevedono le linee guida nazionali” ha concluso l’assessore Martini.


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