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Attualità martedì 06 settembre 2016 ore 12:43

Otto mesi per le tasse, quattro per guadagnare

Le imprese artigiane festeggiano il tax free day, cioè il giorno in cui smettono di lavorare per pagare le tasse e iniziano a produrre reddito



FIRENZE — Un giorno da segnare sul calendario ma per Cna c'è poco da festeggiare. Il tax free day del 7 settembre segna, infatti, il momento in cui le aziende artigiane cominciano a produrre reddito dopo aver guadagnato per pagare le tasse. Quelle fiorentine, a conti fatti, cominciano a farlo solo ora. 

Conclusione: del 2016 resta ben poco alle imprese artigiane di Firenze. Va meglio a Grosseto, dove il tax free day si è svolto il  25 agosto, a Lucca (4 agosto), a Pistoia (3 agosto) e a Prato (2 agosto). A Massa, a Carrara e Arezzo addirittura si slitta indietro fino a luglio.

Il rapporto dell’Osservatorio Nazionale Cna analizza 124 comuni italiani, a partire da tutti i capoluoghi di regione e di provincia. I calcoli sono stati eseguiti su un’azienda tipo, una ditta individuale manifatturiera, con un laboratorio di 350 metri quadri, un negozio di 175 metri quadri, 5 dipendenti, un fatturato di 430mila euro all’anno e un reddito d’impresa prima delle imposte deducibili di 50mila euro all’anno. Dopo aver pagato tutte le tasse, i 50mila euro nel 2016 diventano a Firenze, per questa impresa tipo, 15.750 euro. Nel 2011 invece, dopo il pagamento di tutte le imposte e tasse, rimanevano 18.072 euro.

Resta anche il problema, spiega Cna, della pressione fiscale che non si arresta nel 2016. L’Osservatorio prevede addirittura un lieve incremento del Total Tax Rate destinato a salire in generale al 61 per cento complessivo (+0,1% rispetto al 2015) mentre a Firenze sale al 68,5 per cento.

“A conti fatti il quadro che emerge da questa analisi fa cadere le braccia – ha commentato Franco Vichi, direttore generale Cna Firenze - bisogna dare segnali concreti per rendere il sistema fiscale locale migliore per le imprese. Lo si può e deve fare anche attraverso le scelte di qualificazione e riduzione della spesa pubblica da parte delle pubbliche amministrazioni, sia quelle locali che quella regionale”.

Per il presidente di Cna Firenze Andrea Calistri, “non possiamo che prendere atto che a Firenze e nella nostra città metropolitana il sistema delle imprese si è trovato a pagare tasse complessive maggiori rispetto al dato della media nazionale e questa situazione non ci ha aiutati di certo a competere nella giusta maniera con le sfide del mercato globale. Per un’inversione di tendenza, oltre all’annunciato abbassamento della pressione da parte del Comune di Firenze, bisogna mettere in campo tre direttrici operative: consistente riduzione della pressione fiscale, capovolgimento della tendenza a trasferire sulle imprese gli oneri dei controlli attraverso un uso intelligente della fatturazione elettronica, uso strategico della leva fiscale per aumentare la domanda interna”.


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