Attualità sabato 27 marzo 2021 ore 15:44
Nascono gli educatori di strada, ecco cosa faranno
La pandemia ha accentuato il fenomeno del disagio giovanile, per questo l'amministrazione ha deciso di ricorrere ad una mappatura delle compagnie
FIRENZE — Parte sul territorio il servizio di educazione di strada a cura della Cooperativa sociale Coop21. L’educativa di strada si rivolge a gruppi spontanei di adolescenti e giovani nei luoghi naturali di ritrovo.
L'obiettivo è di "riagganciare i giovani sul territorio cittadino, nei luoghi che frequentano di più per prevenire il disagio e non solo".
Le educatrici della cooperativa hanno cominciato con la mappatura delle compagnie del Quartiere 3 e dei loro luoghi di ritrovo: piazza Gino Bartali, piazza Elia dalla Costa, Sorgane, la pioppeta in via Campi Lunghi lungo il fiume Ema al Galluzzo.
“Vogliamo riaprire un dialogo con ragazzi che hanno bisogno di essere ascoltati - ha detto l'assessore Guccione - un servizio tanto più necessario in un momento come questo nel quale la pandemia ha aggravato la situazione di fragilità psicologica ed educativa di molti giovani, rendendo il loro bisogno di essere ascoltati ancora più urgente”.
Durante la mappatura dei luoghi di ritrovo dei giovani nel quartiere sono stati organizzati incontri con artisti come il collettivo 400_Drops, writers fiorentini, o i GLZ Family, cantanti rap-trap del Galluzzo. L’utilizzo dei linguaggi espressivi dei giovani, cioè la street art e la musica rap, consente di entrare più efficacemente in relazione con i ragazzi e di sviluppare forme di coinvolgimento e progettazione comuni.
La presidente del Quartiere 3 Serena Perini ha detto "Questo momento storico di pandemia, che ha visto i nostri adolescenti inattivi, ci ha obbligati a pensare a spazi e ad attività per i nostri giovani a cui stiamo dando priorità nel governo del quartiere. Insieme a Tommaso Coppolaro, presidente della commissione giovani e sport del quartiere 3, siamo soddisfatti e pensiamo che aiutare i ragazzi a fare un percorso educativo calibrato sulle loro passioni e potenzialità è fondamentale per il bene di tutta la comunità”.
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