Il nostro inviato è entrato nel palazzo di Assad: «Tra marmi e mobili preziosi ora sono accampati i ribelli»
Attualità giovedì 27 gennaio 2022 ore 12:18
Murale della libertà per rilanciare l'intero rione
L'opera è stata realizzata su una delle pareti di Casa Caciolle. Il dipinto, a cura dell'artista Emilia Petri, rappresenta un corteo festante
FIRENZE — Donne, giovani e uomini sono i protagonisti del murale inaugurato sulle pareti di Casa Caciolle, uno dei centri educativi di Madonnina del Grappa, la storica struttura religiosa con sede a Firenze, tenuta dal direttore don Vincenzo Russo.
L’opera d’arte, a cura di Emilia Petri, di 10 metri di lunghezza, campeggia sulle pareti esterne della struttura (in via Caciolle, 7) come a dare il benvenuto a tutti “uno dei principi - ha spiegato Don Vicenzo Russo - degli insegnamenti di Don Giulio Facibeni portati avanti da don Corso Guicciardini che in modo pionieristico ha posto le basi dell’agire fondato sul concetto di accoglienza e che ha sempre voluto e investito su Casa Caciolle”.
“Attraverso una visione fortemente prospettica che taglia la parete diagonalmente - ha spiegato l’artista Petri - i soggetti del dipinto, eterogenei ed uniti in un corteo festante, si allontanano da una condizione di separazione, marginalità, esclusione e limitazione fisica e di possibilità espressive, comunicative e culturali, per avvicinarsi all’osservatore e renderlo compartecipe di questo percorso di liberazione. In questo tragitto e tramite questa apertura su Casa Caciolle, i soggetti rappresentati vengono abbracciati dalla città, riappropriandosi di uno spazio finalmente condiviso e privo di barriere.”
“E’ una delle tante iniziative - ha spiegato Don Vincenzo Russo - che saranno protagoniste del progetti e programmi futuri di Casa Caciolle”.
L’opera si inserisce in un programma più ampio di riqualificazione del quartiere e del ruolo di Casa Caciolle a Firenze. Madonnina del Grappa dispone di numerose strutture, nelle quali offre attività e sostegno a coloro che presentano varie forme di disagio e sofferenza, luoghi sicuri in cui le persone in difficoltà riescono a recuperare fiducia, espressione personale, inclusione e integrazione, quindi la possibilità di azione autonoma all’interno di un tessuto sociale.
Casa Caciolle è un complesso edilizio con ampi spazi interni ed un grande parco circoscritto dalle mura. Dal 2008 offre una casa a 10 persone detenute in pena alternativa al carcere, con l'intento di promuovere il loro reinserimento sociale e lavorativo per evitare il rischio di emarginazione e il perpetuarsi della condizione di fragilità che li ha condotti al carcere. Il dipinto murale intende rappresentare, come di fatto sono le attività dell’Istituto, il senso di comunità e libertà che il progetto mette in pratica, oltre le barriere del pregiudizio e delle diseguaglianze sociali ed economiche.
Se vuoi leggere le notizie principali della Toscana iscriviti alla Newsletter QUInews - ToscanaMedia. Arriva gratis tutti i giorni alle 20:00 direttamente nella tua casella di posta.
Basta cliccare QUI