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Attualità mercoledì 23 marzo 2022 ore 20:38

Mostro, un pool segue una nuova pista dopo 37 anni

Un pool di avvocati e consulenti ha chiesto di riaprire le indagini a 37 anni dall'ultimo duplice omicidio attribuito al cosiddetto Mostro di Firenze



FIRENZE — Hanno fatto richiesta di accesso agli incartamenti del 1985 con l'obiettivo di riaprire le indagini a 37 anni dall'ultimo duplice omicidio attribuito al cosiddetto mostro di Firenze, si tratta di un pool composto da legali e consulenti.

Recuperare una informativa dell'Arma dei Carabinieri risalente agli anni '80 ed eventualmente analizzare tracce genetiche su alcune lettere inviate agli inquirenti in forma anonima. Da questo partirebbe la richiesta di accesso agli atti.

Una nuova pista si aggiunge ai tanti sentieri battuti dagli inquirenti? Non si tratterebbe di una nuova ma di una vecchia intuizione, che un pool di consulenti legali e tecnici intende cercare nei fascicoli e soprattutto nella lunga lista dei sospettati più volte sfogliata nel corso degli anni.

A coordinare il pool di legali c'è Vieri Adriani, storico avvocato dei familiari della coppia francese uccisa a Scopeti nel Settembre del 1985. A coordinare i consulenti c'è il documentarista Paolo Cochi, autore di libri e fiction sul tema.

In più occasioni è emerso come le indagini non si siano mai definitivamente chiuse sul caso più intricato e discusso della storia criminale italiana. Molti protagonisti del mondo giudiziario hanno lasciato definitivamente la scena suscitando ricordi e commozione in chi ha seguito la vicenda, è accaduto recentemente per Nino FilastòRuggero Perugini

A tenere accesa negli anni l'attenzione sui duplici omicidi delle coppiette o sui delitti del mostro hanno contribuito anche i numerosi gruppi di studio creatisi negli anni '90 e dagli anni 2000 ospitati sui social network.

Al centro dell'attenzione c'è sempre stata la pistola, l'introvabile Beretta calibro 22, con alcune varianti sul modello ma non sul calibro. A corrente alternata i riflettori si sono accesi su coltelli, automobili, stivali, lettere e francobolli, ed ancora sulle perizie e sulle testimonianze. Svariati elementi che presi singolarmente non portano a nulla ma difficili da contestualizzare anche per gli esperti.

Alcuni dei creatori e curatori dei gruppi di discussione social sono entrati a pieno titolo negli ultimi documentari prodotti per riepilogare l'intera vicenda giudiziaria dal 1968 al 1985 e le piste seguite dagli inquirenti tra il 1985 e il 2020 quando è stata archiviata la posizione degli ultimi indagati. 

La decisione in merito all'ultima richiesta di consultazione dei fascicoli ed eventualmente dei reperti ancora conservati spetta ai giudici di Firenze ma l'enorme mole di materiale prodotta in 37 anni di pubblico dibattito tra video, audio, libri, articoli di giornali e persino tesi di laurea è una eredità pesante che ricade nelle mani delle nuove generazioni.


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