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Attualità lunedì 20 dicembre 2021 ore 10:25
Il ponte spezza i parchi e divide i fiorentini
Servirà per gli autoveicoli e collegherà le sponde di Bellariva e Gavinana tagliando due parchi sull'Arno, oggi molto frequentati dai residenti
FIRENZE — Il 2021 si chiude con una partita ancora aperta per quanto riguarda la realizzazione del nuovo ponte sull'Arno tra i rioni di Bellariva e Gavinana. A sentire Palazzo Vecchio sembra già tutto scritto e accettato ma i residenti di Bellariva borbottano e vorrebbero avere maggiore voce sul capitolato, come hanno ribadito durante l'ultimo incontro pubblico tenutosi nella piazza del rione.
Ancora una volta la contesa sembra essere sulla partecipazione. Il Comitato Bellariva Social Street ha presentato una istanza per ottenere risposte su alcune criticità e per poter discutere alcuni aspetti della infrastruttura e della nuova viabilità, come ad esempio le modifiche sul flusso di ingresso e uscita città da Lungarno Colombo. La mobilità si sposterà, infatti, nelle vie interne.
Abbiamo raccolto un po' di commenti tra i frequentatori della camminata che fu d'ispirazione ai Macchiaioli. Oggi resta a testimoniarlo l'antica dimora sull'Arno che dopo un lunghissimo e travagliato cantiere è stata recuperata.
A detta dei residenti e frequentatori della panoramica passeggiata sull'Arno "Con il ponte perderemo una prospettiva unica e l'identità di questo quartiere. Bellariva di che?".
Sulla infrastruttura è calato inoltre lo spauracchio del Ponte del Pignone dove negli anni sono stati segnalati numerosi accampamenti e bivacchi. "Quel ponte fatto nel 2010 non è ancora finito - si brontola nella platea di Bellariva - basta vedere il raccordo con via del Pignone dove ci sono ancora i paletti arrugginiti che fuoriescono dalla gettata di calcestruzzo".
E non è finita. "Piazza Paolo Uccello è diventata luogo di spaccio". Già ma quelle sono le Cascine, un parco pubblico sulla riva dell'Arno "E perché Bellariva e Anconella cosa sono?" è la mesta replica.
Sopra il ponte transiteranno i veicoli e questa è una necessità che ha fatto gridare a gran parte dei fiorentini "Facciamolo subito". Chi lo vivrà visto da sotto ha qualche pensiero in più, un po' più complesso.
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