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Attualità venerdì 29 gennaio 2021 ore 12:54

Il paradosso San Salvi, ora è un rudere turistico

E' tutto un equilibrio sopra la follia. Nell'ex manicomio si continua a passeggiare sui cocci ma diventa il simbolo del turismo post Covid



FIRENZE — Il Comune di Firenze ha finanziato un "nuovo percorso turistico-culturale" alla scoperta dell’ex manicomio di San Salvi, peccato si tratti della "Passeggiata" che da 30 anni oramai si svolge accompagnata da una straordinaria affabulazione drammatica e sarcastica all'interno del rudere abbandonato.

Per l'ennesima volta Claudio Ascoli, anima, cuore e voce dell'associazione culturale Chille de la Balanza accoglierà i visitatori per mostrare loro ciò che resta della gloriosa struttura piena di pregi e difetti, simbolo di una Firenze perduta e mai più ritrovata. Claudio Ascoli, bontà sua, ha raccontato a migliaia di fiorentini i segreti di San Salvi con una deliziosa caratteristica, si è fatto beffa di ogni amministrazione che nel tempo si è avvicendata riuscendo nel difficile intento di non cambiare assolutamente nulla.

San Salvi è un paradosso, è tutto un equilibrio sopra la follia nel quale Sally non solo si perderebbe ma non uscirebbe più.

Residenti del vicinato e cittadini di varie zone di Firenze hanno partecipato a laboratori, hanno raccolto firme e sottoscritto petizioni chiedendo un recupero, un progetto di riqualificazione con il recupero di vecchie ville abbandonate padiglioni e persino di un teatro per far rinascere urbanisticamente e culturalmente i "tetti rossi" citati da Collodi Nipote nel romanzo per ragazzi "Sussi e Biribissi" e raccontato al cinema da Marcello Mastroianni che al termine delle riprese donò molti alberi al parco. Questo capitolo della storia però è chiuso, tutto si è fermato.

Adesso il Comune di Firenze, accusato di immobilismo da generazioni di residenti per il mancato recupero dell'area spesso al centro della cronaca per questioni di degrado, scommette sulla promozione turistica del luogo il cui pregio è la suggestione di entrare all'interno di un rudere abbandonato. San Salvi è un museo quanto lo sono i Borghi Fantasma

Le "Passeggiate" attraversano ponteggi sgangherati, calpestano cocci di vetro e piastrelle divelte e sono più i luoghi vietati perché pericolanti di quelli a libero accesso. Che sia “Un viaggio umano prima che culturale e ambientale" come è stato definito, non ci sono dubbi. 

L'ex manicomio di San Salvi rischia di diventare più utile da morto che da vivo.


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