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Attualità venerdì 29 novembre 2019 ore 10:16

"Evento alle Cascine? Saranno donati degli alberi"

Foto da Facebook

Il Comune di Firenze ha replicato alle critiche sollevate quando i frequentatori del parco hanno trovato l'area chiusa ed occupata da un padiglione



FIRENZE — A seguito delle reazioni suscitate dall'occupazione di una porzione del Parco delle Cascine per una festa aziendale in programma il 12 dicembre (vedere articoli collegati) la giunta comunale fiorentina ha diramato una nota nella quale ha spiegato di aver "deliberato l’approvazione dell’uso temporaneo del suolo pubblico dell’area del Prato delle Cornacchie" per consentire l’organizzazione e lo svolgimento di un evento privato per i dipendenti Gucci. I cittadini avevano chiesto spiegazioni nei giorni scorsi quando hanno trovato la segnaletica sul prato che indicava l'allestimento dell'evento a partire dal 21 Novembre e fino al 22 Dicembre. Sui social era stata rilanciata anche una petizione per chiedere spiegazioni a Palazzo Vecchio.

Proprio da Palazzo Vecchio è arrivata una nota nella tarda serata di ieri che spiega "L’area comprende, oltre al Prato delle Cornacchie, l’anfiteatro e la Casermetta delle Guardie, zone normalmente interdette al pubblico. Gucci avrà a disposizione lo spazio dal 25 novembre al 22 dicembre e pagherà al Comune un canone maggiorato in base all’articolo 24 comma 4 del Regolamento, perché riguarda l’utilizzo di un luogo pubblico. Il contributo sarà utilizzato in azioni di miglioramento del patrimonio storico artistico ed arboreo del Parco delle Cascine. Gucci donerà inoltre alla città un albero per ogni partecipante all’evento; l’attività, realizzata in collaborazione con la no profit Rete Clima, rientra nell’iniziativa denominata “Gucci Changemakers” (Volontariato), con cui l’azienda dà la possibilità a tutti i suoi dipendenti di usare fino a 4 giorni (retribuiti) all’anno per svolgere attività di volontariato nella loro comunità locale".

Antonella Bundu e Dmitrij Palagi, consiglieri comunali, Giorgio Ridolfi e Francesco Torrigiani, consiglieri del Quartiere 1 sono intervenuti sul caso commentando così la cronistoria degli eventi "Un gruppo di cittadine e cittadini si attiva il 23 novembre per denunciare quanto sta avvenendo alle Cascine. La Gucci S.p.a. si prende il Prato delle Cornacchie, l'anfiteatro e la Casermetta delle Guardie per un esclusivo evento privato. Chi vive la città e il suo parco osserva preoccupato l'avanzare dei mezzi per la realizzazione delle strutture per quell'uso esclusivo e privato. La protesta si alza e viene lanciata una raccolta firme. A quel punto in rete civica appare un'imbarazzata nota dell'amministrazione".
"I soldi saranno usati per migliorare il Parco delle Cascine, ci dicono, tanto che poi Gucci donerà anche un albero per ogni partecipante al suo evento... Dando un occhio al provvedimento dirigenziale della Mobilità ci sono una serie di dettagli che non ci tornano e ci siamo già mossi per avere tutte le risposte del caso. Un allestimento che parte dal 21 novembre, che necessita di provvedimenti di viabilità, concessi il 25 di novembre, con un provvedimento in cui esplicitamente si afferma come a quella data manchino ancora le autorizzazioni di occupazione di suolo pubblico, che sarebbero previste dalla legge come condizione preliminare, come dice lo stesso atto del Comune, d'altronde. Ci chiediamo inoltre se sia stato chiesto un parere alla Sopritendenza e vogliamo capire di quali cifre si stia parlando. Oltre a tutto questo restano almeno due dati politici per noi inaccettabili: da una parte la scelta di rinnovare la pessima pratica di spazi pubblici, di grande pregio e utilizzati dai cittadini, affidati a uso esclusivo e privato (di un marchio associato all'alta moda e al lusso); dall'altra l'indecente visione dell'ambiente, che viene considerato solo merce di scambio e non spazio vitale quotidiano delle persone. Non lo si può deturpare e poi consolarsi con qualche donazione per la riqualificazione del verde. Il pianeta non è una realtà virtuale in cui si può distruggere e ricostruire senza danno. Sacrificare uno spazio importante come quello delle Cascine per una festa di Natale, quando ci si dice in prima linea per la difesa dell'ambiente, è una grave scelta politica. Si aggiungono una serie di inquietanti fotografie, mandateci da un gruppo di cittadine e cittadini, dove numerosi dei nuovi alberi piantati alle Cascine sono secchi e altrettanto numerosi i loro supporti vuoti. Lunedì porteremo la questione in aula con una domanda di attualità: già immaginiamo che ci risponderanno che Gucci ci dona gli alberi da rimpiazzo".


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