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Cronaca mercoledì 21 dicembre 2022 ore 17:20

Chat fantasma nella rete digitale della droga

Messaggi che si autodistruggono una volta letti, è quanto sarebbe emerso nell'ambito di una indagine congiunta tra polizia e vigili urbani



FIRENZE — Una avviata attività di spaccio di stupefacenti ed una rete di contatti attraverso una chat di messaggi autodistruttivi, è quanto emerso da una indagine congiunta tra polizia e vigili urbani di Firenze. Protagonista un fiorentino di 24 anni trovato con due etti di hashish in casa ed il sospetto di una attività di spaccio digitalizzata.

Il Commissariato San Giovanni e il Reparto Antidegrado della municipale del Comune di Firenze hanno individuato sui viali un’utilitaria parcheggiata in doppia fila, in prossimità dei Lungarni. Appena il passeggero ha abbassato il finestrino, hanno subito avvertito un forte e pungente odore di cannabis proveniente dall’abitacolo. In quella macchina era stato appena spento uno spinello e la persona seduta al fianco del guidatore è risultata già nota nell’ambito degli stupefacenti.

Gli agenti hanno disposto una perquisizione domiciliare e da un armadio della camera da letto, sarebbero stati rinvenuti due etti di hashish, quasi 30 grammi in un barattolo di crema per il viso, alcune tracce di marijuana, un bilancino di precisione, un migliaio di euro in contanti, un coltello da formaggio ed uno a farfalla con sospetti residui di droga sulle lame.

Sulla base dei primi riscontri, gli investigatori avrebbero poi scoperto sul telefonino del giovane alcune “chat”. Le conversazioni sarebbero avvenute attraverso applicazioni di messaggistica istantanea, che offrono una crittografia sempre più avanzata. In particolare messaggi che si autodistruggono dopo essere stati letti dal destinatario o, semplicemente, trascorso un determinato periodo di giorni o addirittura ore.

La polizia avrebbe però fatto in tempo a scoprire tra le chat non più recentissime e rimaste sullo smartphone dell’indagato, una sorta di listino prezzi con la “Gangia” messa in vendita lo scorso anno a 15 euro al grammo. Non sarebbero mancati neanche sconti, con un’offerta da 12 euro al grammo per un acquisto complessivo di mezzo etto di sostanza stupefacente per un totale spesa: 6.000 euro. Sarebbe emerso anche un profilo utente, su un noto servizio online che permette di condividere foto e immagini, attraverso il quale sarebbe stata pubblicizzata la cannabis, rimandando poi ad un account di messaggistica riconducibile, per i poliziotti, sempre all’indagato.

Su richiesta della procura il Tribunale ha convalidato l’arresto del 24enne disponendo nei suoi confronti la misura cautelare dell’obbligo di firma e quello di dimora con divieto di uscire di casa nelle ore serali e notturne, in attesa del processo.


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