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Attualità giovedì 25 maggio 2017 ore 10:51

C'è l'imam ma non il Pd, bufera a Palazzo Vecchio

La consigliera di AL Miriam Amato all'attacco dopo l'assenza dei dem all'audizione con Izzedin Elzir. E il Pd sventola la mozione di sfiducia



FIRENZE — L'audizione dell'imam Izzedin Elzir è diventata un caso in Palazzo Vecchio. Perché l'imam, arrivato in Comune, alla fine è stato costretto a fare marcia indietro. 

A sollevare il problema è stata Miriam Amato, consigliera di Alternativa Libera e presidente come opposizione della Commissione Affari Istituzionali: “Stamane - ha detto - in Commissione Affari Istituzionali i consiglieri del Partito Democratico non si sono presentati ed era in audizione l’Imam Izzedin Elzir, con cui avremmo dovuto approfondire l’esperienza fatta sul Percorso Partecipativo per la Moschea Fiorentina”. “La commissione si occupa di partecipazione – ha poi spiegato la consigliera – e ha già ospitato molte altre esperienze sui percorsi Partecipativi e le maratone di ascolto, ma la scorsa seduta di commissione all'annuncio di questa audizione i toni si sono accesi e il vice presidente ha esordito con “io ora ribalto il tavolo” e ha concluso con “vuoi convocare l’Imam in commissione? Fallo pure, lo farai senza di noi”: un’affermazione che va aldilà di un confronto politico acceso, visto che coinvolge l’Imam Izzedin Elzir, che rappresenta l’intera comunità islamica e che era già stato convocato per la seduta successiva”.

E ancora: “Non ho accettato questo ricatto e anche se ci sarà a breve un Consiglio Comunale sulla Moschea, che servirà solo da passerella, credo che dopo la vicenda di oggi la Comunità Islamica abbia maggiori elementi per valutare le vere intenzioni del Partito Democratico nei confronti della Moschea stessa”.

Alla fine, in Commissione, l’unica persona presente "è stata la Presidente Biti che, purtroppo, non ha convalidato il trasferimento di un consigliere di Forza Italia alla mia commissione, richiesto in sede di capigruppo giovedì scorso, cosa che avrebbe garantito il numero legale e la possibilità di svolgere la seduta” ha concluso Amato. 

La replica dei dem non si è fatta attendere, con il capogruppo Angelo Bassi che ha sventolato la mozione di sfiducia nei confronti di Amato: "Non è purtroppo la prima volta che la consigliera Amato si distingue per l'assenza di rispetto per il consiglio comunale, ignorandone il corretto funzionamento per piegarlo ai propri scopi politici. Quello sulla moschea è solo l'ultimo capitolo, ma stavolta il PD dice basta: è pronta la mozione di sfiducia nei suoi confronti". Il problema, per Bassi, è che "Amato ha convocato la seduta contro il parere della presidente Biti, che l'aveva invitata ad aspettare lo svolgimento della seduta straordinaria, proprio sul tema della nuova moschea, del consiglio comunale di lunedì prossimo. Convocando la commissione, contro il parere della presidente e già sapendo che i consiglieri PD non avrebbero partecipato, è lei ad aver mancato di rispetto alla comunità islamica, oltre che al consiglio comunale di cui fa parte". 

Il ping pong di repliche e controrepliche non si è fermato qui e la consigliera Amato è tornata all'attacco spiegando: "La Presidenza del Consiglio aveva rifiutato una commissione straordinaria inerente un altro argomento e non la commissione che riguardava l'audizione dell'Imam. Ho tutte le mail che lo attestano, quindi Bassi cerchi un'altra scusa per giustificare un atteggiamento inaccettabile che manca di rispetto ad un'intera comunità".

Secondo il racconto di Amato, "dopo aver comunicato l'audizione dell'Imam in commissione la Presidente del Consiglio ha fatto contattare la segreteria della commissione per chiedere il ritiro della convocazione, senza motivazioni aggiuntive, ed in sede di capigruppo è stato tirato fuori che andava sospesa la commissione Affari istituzionali per la mancanza di proporzionalità, circa la quantità di consiglieri fra opposizione e maggioranza cosa che, in realtà, manca nella maggioranza delle commissioni e che quindi avrebbe comportato la sospensione di tutte le altre; questo li ha fatti desistere".


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