C'è bisogno ma manca il bagno, il caso check point

Ci sarebbe un problema di ristrutturazione e gestione dietro l'abbandono del check point turistico alle porte di Firenze, tra A1 Valdarno e Valdisieve

FIRENZE — Il check point alle porte di Firenze sarebbe al servizio dei turisti internazionali che arrivano a Firenze a bordo dei pullman granturismo ma da alcuni anni rappresenta un caso irrisolto, un luogo di confine sfruttato ma non servito.

L'ultima segnalazione solo poche settimane fa da parte dei residenti della zona che raccontano di un parcheggio scambiatore molto utilizzato dagli autisti dei pullman che trovano uno stallo sicuro per l'intera giornata e ne approfittano per la pulizia dei veicoli ma mancano i servizi igienici, chiusi.

Del caso si sono occupati i consiglieri Palagi, Bundu, Palandri e Gengaroli di Sinistra Progetto Comune "In questi giorni ci è arrivata la risposta a sulla palazzina bagni in via Visconti Venosta a servizio del check point dei bus turistici e pertanto gestita da Sas. Chiuso il check point, chiusi i bagni, anche se il parcheggio scambiatore è utilizzato e tante persone in generale avrebbero bisogno di usufruire di quegli spazi. La vicesindaca ci ha spiegato che se «l'Amministrazione volesse riaprirli», dovrebbe individuare un gestore a cui affidarli".

Però "Stamani la Società dei Servizi alla Strada ci ha chiarito che il Comune di Firenze non vuole aprirli. Avrebbe infatti confermato a Palazzo Vecchio di una situazione di richiesta presente sul territorio. Ma il nostro ente avrebbe deciso che non si può garantire la copertura dei costi, di cui però non abbiamo una quantificazione precisa. Pare che andrebbero fatti dei lavori di ripristino e poi andrebbe prevista la pulizia oltre che la sorveglianza. Visto che il Consiglio comunale ha recentemente approvato un nostro testo, fatto proprio dalla Commissione 8, in cui chiediamo più bagni, riteniamo sbagliato l'atteggiamento di chi governa Palazzo Vecchio. Presenteremo una nuova interrogazione per capire di che cifre si parla. Perché è inaccettabile chiudere gli occhi di fronte a una situazione in cui le persone scelgono di usare impropriamente gli spazi urbani all'aperto, in assenza di un servizio fondamentale. Davvero il Comune di Firenze non vuole sostenere i costi per garantire salute pubblica e dignità delle persone? Poi però parla di decoro".

Questa l'ultima segnalazione da parte dei residenti di Rovezzano "Il parcheggio bus turistici è pieno di pullman in sosta, e di autisti che in attesa del rientro dei passeggeri lavano i loro mezzi e sostano l’intera giornata nel parcheggio, ma i bagni pubblici della struttura benché segnalati, sono del tutto sbarrati. In alternativa è evidente che al bisogno gli operatori dei bus si arrangiano con gli angoli del fabbricato e della vicina palazzina di servizio degli uffici di assistenza, ugualmente sbarrata".

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