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Attualità giovedì 30 luglio 2020 ore 10:34

Cantieri anti Covid nelle scuole, ecco cosa cambia

 A settembre le scuole dovranno essere pronte per ripartire in presenza, per trovare nuovi spazi sarà necessario abbattere muri ed ampliare le aule



FIRENZE — Sono 80 le scuole primarie e secondarie di primo grado che fanno parte dei 24 istituti comprensivi di Firenze sulle quali gli uffici della direzione istruzione e dei servizi tecnici del Comune, insieme ai dirigenti scolastici e all’ufficio scolastico regionale hanno studiato gli ampliamenti.

L’assessora all’educazione Sara Funaro ha presentato il piano insieme a Roberto Curtolo, dirigente dell’Ufficio Scolastico Regionale, ufficio V di Firenze e ai presidenti di quartiere e commissioni consiliari “Un lavoro di squadra che ci permette di garantire il distanziamento in tutte le nostre scuole primarie e secondarie di primo grado e quindi lo svolgimento delle lezioni in presenza garantendo il tempo scuola, oltre alla possibilità di mantenere attivi i refettori e le palestre. Quanto realizziamo negli edifici deve adesso stare insieme alle richieste di personale dell’ufficio scolastico regionale”.

Il primo step è stato capire con i dirigenti scolastici quanti bambini o ragazzi sono iscritti in ogni singola classe, una ricognizione necessaria per conoscere l'affollamento di ogni aula delle scuole primarie e secondarie di primo grado della nostra città. E’ stato poi applicato il calcolo del metro di distanziamento necessario per la ripartenza adottando il metodo uniforme di calcolo diffuso dall’Anci, affinché il risultato fosse omogeneo in tutti i plessi. I servizi tecnici del Comune hanno poi preso tutte le planimetrie delle scuole dai loro database e, sulla base di questi schemi, hanno calcolato la capienza massima di ogni aula, restituendola ai dirigenti per incrociarla con i dati degli alunni iscritti nelle singole classi. Dal confronto sono così emerse le classi in sofferenza, che sono risultate in quelle scuole dove la domanda scolastica è più elevata e gli edifici sono più datati. Le scuole che sono risultate da sottoporre ad interventi di adeguamento più importanti sono state la Masaccio (secondaria di primo grado), la Ghiberti (secondaria di primo grado), la Marconi (primaria) e la Montagnola (primaria).

Sono stati cercati dentro le scuole spazi capienti per creare classi aggiuntive, escludendo refettori e palestre che continueranno a svolgere la loro funzione. Un’altra soluzione, nel caso non ci fossero stanze aggiuntive da trasformare in aule, è stata quella di rivedere la tradizionale disposizione delle classi spostando le più numerose nelle aule più grandi e quelle meno numerose nelle più piccole. Se entrambe queste possibilità non erano applicabili è stata cercata una terza soluzione: accorpare le classi ad eventuali stanze limitrofe che non avevano destinazione didattica (sgabuzzini, ripostigli, depositi, magazzini), oppure accorpare le classi con i laboratori ma questa ipotesi è stata usata come estrema ratio. Sempre come soluzione ultima sono state spostate le classi all’interno di un’altra scuola dello stesso istituto comprensivo (ad esempio alcune le classi della Marconi vengono spostate nella scuola Rosai; dalla Barsanti si spostano alcune aule usate per i centri di alfabetizzazione alla scuola De Filippo, dello stesso comprensivo).

Finito il lavoro di preparazione, è adesso il momento di passare all’azione con interventi che tendono ad espandere le classi: saranno demoliti 50 divisori per allargare le aule con le stanze limitrofe, saranno fatti interventi di adeguamento anche impiantistico e partiranno le operazioni per garantire gli spostamenti delle classi. Per svolgere questi interventi, che andranno avanti senza sosta per tutto agosto, sarà utilizzato un milione di euro del finanziamento statale Pon Fesr che servirà per appalti di lavori e per forniture di arredi scolastici necessari a garantire il distanziamento.

“Grazie a questo grande lavoro, e agli interventi sistematici di miglioramento che il Comune di Firenze fa da anni alle proprie scuole, possiamo ripartire con modifiche che non impediranno di usare i refettori e le palestre. Inoltre solo in pochi casi - come la Carducci che porterà alcune aule al teatro della Pergola – c’è stato bisogno di spostare le classi in altre strutture. Le soluzioni sono state trovate grazie alla grande collaborazione con i dirigenti scolastici e con l’ufficio scolastico regionale: sono tutti interventi migliorativi e funzionali, che rimarranno utili anche superata l’emergenza”. Alla scuola Montagnola, tanto per fare un esempio, non solo saranno ampliate le aule ma saranno anche rese idonee dal punto di vista dell’apprendimento per i ragazzi ipoudenti. I servizi tecnici infatti interverranno quest’estate per insonorizzare le classi che ospiteranno studenti con problemi di udito in modo tale da ridurre il disturbo proveniente da rumori di fondo che impediscono la chiara e nitida percezione della voce degli insegnanti e dei compagni di classe. Le classi oggetto di intervento con pannellature fonoassorbenti a parete e soffitto sono anche la scuola Carducci (secondaria di 1° grado – una classe); la scuola Carducci (primaria – una classe); la scuola Carducci (infanzia – una classe); la scuola M.L.King (una classe; scuola Montagnola – 2 classi); la scuola Rossini ( una classe).

Altro elemento preso in considerazione è stato quello dell'accesso e dell'uscita degli alunni. Ove la scuola disponga di più entrate, esse verranno utilizzate, assieme al criterio degli ingressi scaglionati, per evitare assembramenti di alunni ed accompagnatori.I dirigenti ed i tecnici comunali hanno altresì valutato congiuntamente la possibilità di usufruire delle scale di emergenza, non tanto come vie di fuga ma piuttosto come nuovi accessi alle classi prendendo tutti gli accorgimenti del caso da porre in opera prima del suono della campanella.

Sulla richiesta inviata al Ministero di personale scolastico è intervenuto Roberto Curtolo, dirigente dell’Ufficio Scolastico Regionale, ufficio V di Firenze. “Abbiamo completamente definito il piano per le scuole primarie e secondarie di primo grado grazie alla tempestiva predisposizione della piattaforma informatica per la rilevazione della situazione delle scuole fiorentine – ha detto Curtolo –. Per quanto riguarda la necessità di personale aggiuntivo l’ufficio scolastico ha già il dato complessivo sul fabbisogno per la ripartenza a settembre: per le scuole della provincia di Firenze stiamo parlando di circa un 9% di personale docente aggiuntivo e circa un 15% di personale Ata aggiuntivo. Questo fabbisogno, se soddisfatto, consentirebbe una riapertura tranquilla in tutti gli ordini di scuole in quanto portato avanti con gli interventi strutturali concordati con il Comune. Come Ufficio scolastico regionale abbiamo lavorato in strettissima sinergia con il Comune di Firenze già prima del 28 giugno, cioè già prima che uscissero le linee guida e abbiamo potuto articolare sia gli interventi nelle scuole da parte dell’amministrazione comunale, sia la necessità di personale da parte nostra in maniera stretta e articolata. Stiamo aspettando il decreto del Ministero per il reperimento e l’assegnazione del personale aggiuntivo alle Regioni, dopodiché il passaggio alle province è immediato”.

“Su 80 scuole, tra primarie e secondarie di primo grado – hanno detto il presidente della Commissione Territorio, infrastrutture, patrimonio Renzo Pampaloni e la presidente della Commissione Istruzione, Formazione e Lavoro Laura Sparavigna – gli interventi previsti sono su 58 plessi. Riteniamo opportuno che eventuali risorse a disposizioni siano impiegate per creare le condizioni di distanziamento, anche più cautelative rispetto a quelle stabilite dal Ministero, in modo da aumentare il comfort complessivo per gli alunni. Tutti gli interventi saranno eseguiti con materiale leggero (cartongesso) invece che in muratura per garantire maggiore flessibilità nel caso sorgesse l’esigenza di modificare l’assetto delle scuole. Esprimiamo piena soddisfazione per il lavoro che l’assessorato è gli uffici tecnici stanno profondendo per garantire la disponibilità degli spazi entro il 31 Agosto. Gli appalti – concludono i presidenti Pampaloni e Sparavigna – sono già operativi e laddove possibile sono stati aggregati con altri lavori già previsti dalla normale programmazione comunale. In questo modo tutte le risorse messe a disposizione dal finanziamento statale per adeguamento e acquisti di materiale sono stati tutti impegnati. Seguiremo passo dopo passo i lavori in corso perché la scuola è al centro della nostra comunità: sia per gli alunni quanto per le famiglie”. 


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