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Attualità venerdì 25 dicembre 2020 ore 11:25

Auguri del sindaco con un video nel segno di Dante

Molte citazioni di Dante Alighieri e della Divina Commedia ed una carrellata di immagini nel messaggio di auguri del primo cittadino ai fiorentini



FIRENZE — Il sindaco di Firenze ha scelto di fare gli auguri alla città con un video emozionale ed un lungo messaggio di auguri. "Ho cercato delle parole chiave e delle immagini forti per riassumere tutti quei pensieri e tutti quei sentimenti che sono stati protagonisti della nostra vita quest’anno nel bene e nel male" ha spiegato il sindaco che ha più volte citato Dante Alighieri.

Dario Nardella ha scritto ai concittadini "Mi sono chiesto come affrontare questa festa di così grande valore spirituale e sociale. So con certezza che dovremo affrontare questo Natale in un modo diverso dal solito, con limitazioni e privazioni che non devono però scalfire il senso profondo di questa festa".

"Ricordiamo il nostro sommo poeta Dante, che ci dice che siamo nati per seguire virtù e conoscenza. Dobbiamo allora renderci forti dei valori morali e spirituali, di quelli di bellezza e gentilezza, di quelli di giustizia e fratellanza e dobbiamo essere forti e generosi nella nostra intelligenza e cultura per sollevare gli altri da difficoltà e paure, da sofferenza e umiliazione. Penso all’umiliazione di quanti si trovano in serie difficoltà economiche, a chi ha perduto il lavoro" ha scritto ancora il primo cittadino.

"Questo Natale ci impone ristrettezze è vero, limitazioni e sacrifici. Abbiamo, però, una chance in più. Possiamo guardare all’essenziale, rinunciare al superfluo, dedicarci alla cura degli altri. Pensiamo bene al valore che assumeranno i messaggi di auguri, i piccoli regali, i gesti di solidarietà espressi in questa situazione con queste limitazioni. Sarà bello come mai potersi abbracciare anche fosse solo attraverso uno schermo. Sarà importante come mai aiutare chi ha bisogno, aver cura dei più fragili e degli indifesi. La nostra città mi riserva, ci riserva, in questo senso sempre grandi sorprese, straordinari esempi di umanità e attenzione verso gli altri".

"Mai come quest’anno il Natale e le feste di Capodanno e poi quella dell’Epifania potranno essere motivo di riflessione, di introspezione e di cambiamento. Cambiamento che non può esserci senza un’attenta comprensione di quanto ci è accaduto, di quello che abbiamo donato e ricevuto, di quello che abbiamo conquistato e abbandonato, delle vittorie e delle sconfitte.

"Quest’anno il compito che mi compete, fare gli auguri a tutti voi, mi sembra ancora più difficile del solito perché siamo travolti dalle emozioni e dalle immagini e non possiamo fingere, non possiamo negare con la retorica, quanto siano stati duri e penosi questi mesi. Ho cercato delle parole chiave e delle immagini forti per riassumere tutti quei pensieri e tutti quei sentimenti che sono stati protagonisti della nostra vita quest’anno nel bene e nel male. Un anno che ricorderemo a lungo. Quest’anno, care e cari cittadini di Firenze, nel farvi gli auguri non posso dimenticare le angosce, il dolore di tanti di voi. Ma voglio trasmettervi il coraggio, la volontà, l’impegno, di tanti di noi e di voi che combattono contro l’accidia e contro la disperazione. Non è per retorica, ma in questi giorni penso sempre più spesso ai versi della Divina Commedia di Dante di cui ricorre l’anniversario a 700 anni dalla morte. Stiamo uscendo dal tunnel, andiamo a rivedere le stelle. Lo leggiamo in questi giorni sul Ponte Vecchio illuminato con giochi di luce e versi del sommo poeta. Dopo un anno vissuto come in una selva oscura, quando la diritta via sembrava smarrita, adesso finalmente cominciamo a uscire dalla paura e dallo smarrimento. Possiamo guardare oltre la linea d’ombra, superando ogni più cupa previsione".

"Per concludere questi miei auguri voglio dirvi quali sono le parole che ho scritto sulla mia agenda. Sono parole chiave, parole guida: sono responsabilità, solidarietà, fiducia, collaborazione, coraggio, generosità". 

Infine "Se saremo tutti uniti, non più per paura o terrore, ma con senso di matura e generosa responsabilità saremo presto fuori dal tunnel. Usciremo tutti assieme a vedere la luce dopo il buio".


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