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Attualità mercoledì 03 febbraio 2021 ore 11:24

Assalto agli Uffizi con una fila d'altri tempi

Foto di Alessandra Camposano

Il racconto dell'attesa di oltre due ore per accedere al museo fiorentino, complice lo sconto per le coppie che ha incentivato i visitatori



FIRENZE — In fila per ore ma con il sorriso, è quanto andato in scena il 2 Febbraio a Firenze sotto al loggiato degli Uffizi nella giornata dedicata alle coppie. "A vincere è stato il desiderio di normalità" ha raccontato chi ha atteso per ore il turno di visita.

Per festeggiare l’anniversario del matrimonio di Agnolo Doni e Maddalena Strozzi gli Uffizi hanno aperto le porte del museo dimezzando il costo del biglietto, questo ha riportato la fila dei vecchi tempi che non ha però scoraggiato i visitatori.

A raccontare la giornata di attesa a QUInewsFirenze è una guida turistica "Ho vissuto una giornata che mi ha riportato alle visite prima del Covid - racconta Alessandra Camposano - non immaginavo di dover attendere 150 minuti per entrare nelle sale. Anzi, non ricordo di avere mai atteso così tanto".

La fila. "Siamo arrivati alle 10 spaccate e siamo entrati dopo le 12 e 30. L'attesa è servita per raccontare alle persone che erano con me la storia delle Gallerie fiorentine. Non ho percepito sofferenza anche se non è stato facilissimo mantenere le distanze imposte dalle normative contro la pandemia. I più sorpresi mi sono sembrati gli addetti alla vigilanza ed il personale degli Uffizi, in molti mi hanno detto "Sembra di essere tornati ai vecchi tempi". A vincere è stato il desiderio di normalità".

La visita. "La lunga attesa è stata ripagata dalla tranquillità di poter visitare le sale con grande libertà di movimento perché lo scaglionamento ha funzionato bene. Ho visto negli occhi dei visitatori la curiosità e la voglia di riprendersi un pezzo di realtà attraverso opere che hanno anche l'effetto di lenire le preoccupazioni, trasportando la mente altrove. Per le guide turistiche tutto è diventato più complicato ma c'è maggiore attenzione e la possibilità di creare un migliore rapporto con i visitatori e rispondere alle loro domande".

La recensione. "Un nuovo modello turistico, a prescindere dal rispetto delle normative sanitarie, impone anche la riorganizzazione della logistica. Spero che i musei sappiano cogliere l'occasione per migliorare i servizi, magari iniziando dall'evitare lunghe attese in piedi". 


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