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Cronaca giovedì 04 febbraio 2016 ore 19:27
Ashley senza pace, troppi punti oscuri

La polizia prosegue le indagini sull'omicidio dell'americana. Dubbi sulle dichiarazioni del senegalese arrestato. Capelli biondi fra le mani della vittima
FIRENZE — Il delitto è avvenuto all'alba del 9 novembre e cinque giorni dopo è stato arrestato con l'accusa di aver strangolato Ashley Olsen un immigrato senegalese irregolare di 27 anni, Cheik Tidiane Diaw. La vittima aveva 35 anni.
L'uomo, ora in carcere, ha ammesso di aver trascorso la serata con Ashley, di avere avuto un rapporto sessuale con lei e di averla spinta violentemente a terra dopo una lite. Ma continua a sostenere che la donna era ancora viva quando lui è uscito dal monolocale dell'Oltrarno in cui viveva la Olsen.
Gli avvocati del Diaw continuano a sottolineare alcuni elementi dell'inchiesta ancora non chiari, come i lunghi capelli biondi trovati sotto le unghie della vittima, la scomparsa di uno dei suoi telefoni cellulari, il fatto che il senegalese è stato ripreso mentre entrava nell'abitazione dell'americana e non quando ne è uscito. Un dettaglio che fa ipotizzare che anche un'altra persona potrebbe essere transitata da quel portone senza essere ripresa.
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