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Attualità giovedì 25 marzo 2021 ore 10:18

A 5 anni dall'omicidio stradale ricordando Lorenzo

Lorenzo Guarnieri

"Sa dell'incredibile che tutto sia partito da Firenze con la raccolta di 85.000 firme" ha ricordato sui social Stefano Guarnieri, padre di Lorenzo



FIRENZE — A Marzo del 2016 dopo la raccolta di 85.000 firme in tutta Italia l'omicidio stradale è diventato legge con la modifica del Codice penale, del Codice di procedura penale e Codice della strada. A ricordare questa data sui social è stato Stefano Guarnieri, padre di Lorenzo e fondatore con la moglie Stefania della onlus che porta il nome di Lorenzo Guarnieri, morto nella notte fra il 1 e il 2 Giugno 2010 mentre transitava in motorino nel Parco delle Cascine, a Firenze.

Lo dico per il vostro bene, non ci riuscirete mai ad inserire l’omicidio stradale nel codice penale, non è possibile!” così Stefano ha ricordato le parole del suo avvocato. "Sa dell’incredibile che tutto sia partito nel 2011 dalla nostra piccola Associazione Lorenzo Guarnieri promotrice insieme ad ASAPS Associazione Sostenitori Amici Polizia Stradale Associazione Gabriele Borgogni Onlus e Comune di Firenze della raccolta di 85.000 firme in tutta Italia" ha aggiunto Stefano.

"La legge è importante - ha spiegato Stefano Guarnieri - per il riconoscimento dello “status” di vittima ai familiari. Chi ha ucciso Lorenzo non ha subito nessuna privazione della libertà e dopo tre anni è tornato a guidare. Con la nuova legge sarebbe stato arrestato, condannato ad almeno 6 anni e per almeno 15 anni sarebbe stato senza patente".

La storia di Lorenzo e della onlus fiorentina è raccontata in Dieci. I 10 anni dell’Associazione Lorenzo Guarnieri libro che è la storia di una associazione ma anche la testimonianza di una battaglia. In dieci capitoli si raccontano i progetti nei quali la onlus è stata co-protagonista, suggeritrice o partecipe.

"Nel libro - ricorda Stefano - c'è anche il Piano Strategico per la Sicurezza Stradale a Firenze grazie anche al quale la mortalità a Firenze è passata da 25 nel 2010 a 7 nel 2019 con una riduzione del 72 per cento contro una riduzione del 32 per cento in Toscana e del 23 in Italia, con una stima di 49 vite salvate e 245 feriti gravi evitati nei 10 anni, i dati sono stimati con la comparazione con la linea di tendenza della Toscana. Se Firenze non avesse fatto gli interventi suggeriti dal Piano DAVID sarebbe andata come la Toscana”.

L'associazione ha promosso inoltre il progetto “Chirone” della Polizia di Stato per la gestione dei familiari delle vittime e il Progetto ANIA Cares per offrire un Pronto Soccorso Psicologico e che ad oggi ha fornito supporto a più di 1.000 familiari di vittime di violenza stradale in Italia. Infine, la continua attività di Educazione alla Sicurezza Stradale grazie alla quale più di 20.000 studenti hanno assistito agli interventi dell’Associazione nelle scuole e nelle società sportive di Firenze e non solo.


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