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Attualità sabato 05 settembre 2015 ore 17:42

Bilanci irregolari, il Comune contrattacca

L'assessore Lorenzo Perra ha definito "falso e grottesco" l'articolo del Fatto che citava una pronuncia della sezione regionale della Corte dei Conti



FIRENZE — E' una replica punto per punto quella diffusa da Palazzo Vecchio dopo la notizia data dal Fatto Quotidiano circa le irregolarità nella gestione del bilancio del Comune sotto la gestione di Matteo Renzi

Una replica affidata all'attuale assessore al Bilancio Lorenzo Perra che non risparmia i tecnicismi e nemmeno i giudizi duri.

Primo tra tutti quello sul titolo scelto dal giornale diretto da Marco Travaglio. “Il titolo dell’articolo del Fatto Quotidiano - ha scritto Perra in una nota -, che virgoletta una supposta affermazione della Corte dei Conti toscana (“Renzi quattro anni di bilanci falsi”) è assolutamente falso e di grottesca fantasia”.

Perra ha elencato le controdeduzioni consegnate dal Comune alla Corte dei Conti il 13 luglio scorso, ovvero entro  60 giorni dalla notifica della pronuncia della magistratura contabile, datata 22 maggio.

La prima risposta riguarda l'accusa di aver gestito alcuni fondi con fini diversi rispetto a quanto previsto e di non aver ricostituito la cassa a termine dell'esercizio 2013. 

"E' stato evidenziato alla Corte - ha detto l'assessore - che sono stati tardivamente accreditati sui conti del Comune oltre 18 milioni da parte dello Stato, arrivati i quali nei primi giorni dell’anno 2014 la cassa era capiente alle esigenze di legge”. Il che significa che i fondi erano stati ripianati, ma nel corso di un altro anno e quindi non risultavano iscritti a bilancio nel 2013.

Poi la risposta all'accusa mossa dalla Corte sul mancato incasso dei crediti, multe e tasse, risalenti a prima del 2009. "Sui vecchi residui attivi - ha ricordato Perra - esistono polizze fideiussorie a garanzia e fondi accantonati pari al 27,38% dei crediti, che già consentivano di rispettare la normativa". Non solo. L'attuale amministrazione l'8 maggio scorso ha costituito un fondo ancor più cospicuo per i crediti pregressi, così come previsto da una legge del 2009 entrata in vigore quest'anno.

Tutto questo, ha aggiunto Perra, sarebbe stato comunicato per tempo da Palazzo Vecchio alla Corte, che ne avrebbe preso atto il 30 luglio, senza disporre alcuna altra sanzione o ordinanza al Comune.


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