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Cronaca mercoledì 06 novembre 2024 ore 19:15
Traffico internazionale di droga, valanga di arresti
La Finanza ha eseguito 23 misure di custodia cautelare in carcere e 6 ai domiciliari. Oltre due tonnellate di stupefacenti sotto sequestro
PISA — Toscana crocevia di un traffico internazionale di droga, scoperto dalla guardia di finanza di Pisa che stamani ha eseguito 30 misure coercitive personali fra 23 arresti con custodia in carcere, 6 ai domiciliari e un obbligo di firma, sequestrando inoltre più di 2 tonnellate di cocaina, 45 chili di hashish e 20 chili di marijuana dal valore di mercato stimato in 70 milioni di euro circa.
Il provvedimento, emesso dal giudice per le indagini preliminari di Firenze su richiesta della Direzione distrettuale antimafia del capoluogo toscano, secondo la nota firmata dal procuratore capo della Dda fiorentina Filippo Spiezia ha portato a smantellare l'associazione a delinquere finalizzata al traffico internazionale di sostanze stupefacenti. Gli indagati sarebbero infatti coinvolti in una serie di episodi di importazione, trasporto e cessione di sostanza stupefacente.
Le perquisizioni hanno interessato anche attività ricettive a Firenze, riconducibili agli indagati albanesi.
L'operazione avviata in Toscana ha portato i finanzieri pisani in tutta Italia e all'estero, ed è stata condotta con personale del Servizio centrale investigazione criminalità organizzata (Scico), della Stazione navale di Livorno e dei diversi comandi locali anche in Calabria, Lazio, Puglia, Campania, Lombardia, Veneto e Liguria nonché in Albania, Francia, Spagna e Romania. Sono stati impegnati 200 militari della Fiamme Gialle e le unità cinofile.
Sui traffici l'ombra delle mafie
La cocaina arrivava a fiumi dall'Ecuador e dalla Colombia: lì venivano acquistati i narcotici che poi arrivavano in Italia in container attraverso il porto di Livorno.
Gli indagati - di nazionalità italiana, albanese, rumena ed ucraina - sono stati ritenuti a vario titolo componenti un'associazione a delinquere finalizzata al traffico internazionale di sostanze stupefacenti, con carattere transnazionale.
"Si tratta di persone già coinvolte in fatti di criminalità organizzata, italiana ed albanese", fa sapere la procura.
In particolare, le indagini svolte dal nucleo di polizia economico-finanziaria di Pisa e dallo Scico hanno portato a scoprire rapporti criminali per la fornitura di droga tra esponenti della criminalità organizzata italiana ('ndrangheta, camorra) e il sodalizio criminale albanese operante in Italia ma con ramificazioni in Belgio, Albania, Francia, Germania, Ecuador e Colombia.
I carichi di droga venivano inviati dal Sudamerica in Europa in containers presso porti italiani (Livorno, Genova e Savona) e di altri Paesi europei (quali Barcellona, Anversa, Rotterdam e San Pietroburgo). I containers venivano stoccati nei porti di arrivo, dove apposite squadre di recupero provvedevano al recupero delle partite di stupefacenti utilizzando dispositivi di radiolocalizzazione, mentre la sostanza veniva nascosta in contenitori con carico di copertura di frutta esotica o in intercapedini appositamente ricavate.
Nel corso delle indagini sono state arrestate in flagranza altre 3 persone.
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