Attualità mercoledì 12 luglio 2017 ore 17:55
Palazzo Vecchio vende 60 alloggi a Invimit
Il gruppo Sì Toscana ha presentato un'interrogazione in Consiglio regionale. L'assessore Ceccarelli: "Fanno parte del patrimonio Erp"
FIRENZE — Il Comune di Firenze sarebbe intenzionato a vendere in blocco sessanta immobili di sua proprietà, per lo più situati nel centro storico, alla società Invimit (Investimenti immobiliari italiani S.p.A.) che fa capo al Ministero dell’economia. L'operazione è al centro di un'interrogazione presentata in Consiglio regionale dal gruppo Sì-Toscana a sinistra. In particolare i consiglieri Tommaso Fattori e Paolo Sarti hanno chiesto alla giunta Rossi di verificare se i finanziamenti concessi per l’edilizia residenziale pubblica “non vincolino di fatto questi immobili al patrimonio Erp non alienabile”, se le procedure attuate dal Comune di Firenze siano in conflitto con le leggi regionali e se la Giunta non ritenga “comunque che la totalità di questi immobili andrebbe destinata a funzione sociale”.
È stato l’assessore regionale Vincenzo Ceccarelli a rispondere in aula.
“Gli immobili sono senz’altro ascrivibili al patrimonio Erp - ha spiegato Ceccarelli - e attualmente non risulta pervenuta agli uffici regionali alcuna richiesta nel senso indicato dalla normativa vigente”.
La Regione attende “elementi di maggior dettaglio”, per verificare “se le procedure attuate dal Comune di Firenze possano configgere con quanto previsto dalla normativa” ha aggiunto Ceccarelli.
In merito alla destinazione degli immobili a funzione sociale, l'assessore ha dichiarato che quando la Regione sarà coinvolta sarà possibile capire come eventualmente il Comune intende utilizzare le risorse ricavate dalla vendita.
“La risposta conferma ciò che temevamo - hanno replicato Sarti e Fattori - Il Comune di Firenze sta vendendo alloggi che in realtà non potrebbe vendere. Stiamo parlando di alcuni tra gli ultimi immobili di edilizia residenziale pubblica rimasti nel centro di Firenze. Questa che si delinea è anche un’idea di città: siamo di fronte al compimento dell’opera di allontanamento dei cittadini dal centro. Una alienazione così consistente in un momento di crisi di alloggi come questo aggrava ulteriormente il problema. E questo avviene in violazione della norma regionale. Andremo fino in fondo e dimostreremo che le norme della legge regionale non sono state rispettate”.
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