Cultura martedì 05 agosto 2025 ore 12:20
Un gemello digitale per la Cupola del Brunelleschi

Il capolavoro rinascimentale sul duomo di Firenze sarà monitorato e protetto con l'aiuto dell'Ia e di una rete di sensori in punti strategici
FIRENZE — Si sposterà? Muterà? Avrà danni? E quando? A tutte queste domande sulla Cupola del Brunelleschi che svetta sulla cattedrale di Santa Maria del Fiore a Firenze potrà rispondere il suo gemello digitale, generato tramite una rete di sofisticati sensori e l'aiuto dell'Intelligenza artificiale.
Il progetto consentirà infatti di monitorare e proteggere la più grande cupola in muratura esistente al mondo, capolavoro rinascimentale che rappresenta a tutt'oggi una sfida ingegneristica unica vinta a partire dalla sua costruzione iniziata nel 1420 e firmata dal genio dell'architettura che fu Filippo Brunelleschi.
Il sistema sarà realizzato grazie al supporto dell'Icsc, Centro Nazionale di Ricerca in Hpc, Big Data e Quantum Computing. Consentirà il monitoraggio puntuale della cupola, ma anche con elementi predittivi rispetto a micromodificazioni che si dovessero rilevare.
La replica digitale sarà infatti in grado di tenere costantemente sott'occhio la situazione, certo, ma anche prevedere i cambiamenti. Il progetto, che conta su un finanziamento di 450mila euro del Centro Nazionale Icsc - prevede l'installazione di un nuovo impianto di monitoraggio della Cupola composto da un laser scanner e da una serie di sensori di movimento all'avanguardia disposti in maniera concentrica nei tre livelli della cupola e in punti d'interesse.
L'opera brunelleschiana, ha spiegato il professor Bruno Bertaccini dell'università di Firenze che è responsabile del progetto, è stata selezionata come caso di studio nell'ambito dello Spoke 5 di Icsc per mettere a punto strumenti di monitoraggio strutturale di tutto il patrimonio storico-architettonico italiano.
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