Cronaca mercoledì 05 aprile 2017 ore 16:41
Il mercato parallelo del falso botulino

Smerciavano farmaci a base di botulino spacciandoli per quelli distribuiti dall'unica azienda autorizzata in Italia. Inchiesta dei Nas, 12 indagati
FIRENZE — La procura di Firenze sta indagando su un'associazione a delinquere specializzata nel commercio abusivo di medicinali a base di tossina botulinica, molto usati nella medicina estetica. Le persone indagate sono dodici, una risiede a Vinci.
Nel corso della stessa inchiesta condotta dai Nas, è stato scoperto anche un commercio non autorizzato in Italia di confezioni di medicinali destinate al mercato turco.
Al centro delle indagini due intermediari che, senza averne l'autorizzazione, vendevano farmaci a base di botulino prodotti in Italia che non contenevano alcuna traccia della tossina ma venivano spacciati per quelli prodotti da un'azienda con sede in Gran Bretagna e distribuiti in Italia da un'unica società autorizzata.
Numerose le perquisizioni effettuate dai Nas a Napoli, dove il falso botulino veniva prodotto, e a Vinci, la città toscana dove risiede il principale indagato sul filone d'inchiesta turco.
Le indagini sono iniziate quando un medico, ignaro della truffa, ha iniettato il farmaco a una paziente, si è reso conto che non aveva prodotto alcun effetto e quindi ha sporto reclamo al distributore ufficiale. Poco tempo dopo l'azienda farmaceutica inglese ha denunciato la grave anomalia e l'inchiesta è cominciata.
Oltre ai documenti e ai campioni di farmaco, i Nas hanno messo sotto sequestro anche 34mila euro in contanti trovati nella disponibilità di un indagato napoletano.
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