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Attualità giovedì 07 marzo 2024 ore 16:45

Corsia d'emergenza e meno rumore nel futuro della Fipili

Il cantiere
Il cantiere

Strada di grande comunicazione in cantiere nel nodo fiorentino, dove è in corso un intervento da 3,8 milioni. Sopralluogo del presidente Giani



FIRENZE — Risanamento acustico e corsia di emergenza per una Fipili più larga, meno rumorosa, più scorrevole: è l’obiettivo che la Regione porta avanti e che sarà ancora più concreto con la costituzione di Toscana Strade. E stamani il presidente Eugenio Giani, insieme all’assessore alla mobilità e trasporti Stefano Baccelli, ha fatto un sopralluogo al cantiere in corso nel tratto fra Scandicci e Firenze. 

I lavori fanno parte del più vasto intervento di risanamento acustico sulla Firenze-Pisa-Livorno, tra i chilometri 0+000 e 7+500 attraverso i comuni di Firenze, Scandicci e Lastra a Signa, con la contemporanea realizzazione della corsia di emergenza per una larghezza di 3,50 metri.

L’intervento in corso, dal costo di 3,8 milioni euro interamente finanziati dalla Regione, a seguito di un dettagliato studio acustico prevede il completo rifacimento su entrambe le carreggiate (per un’estensione di circa 1 chilometro e 250 metri), del manto di usura con una miscela sperimentale in conglomerato bituminoso a bassa emissione sonora appositamente studiata per questa strada. 

Il sopralluogo del presidente Giani

Il sopralluogo del presidente Giani

Inoltre è previsto, sulla carreggiata in direzione mare, l’ampliamento della banchina di destra, con il contestuale completo rifacimento dei tratti esistenti di barriera acustica. Il termine del lavori in corso è previsto entro l’autunno del 2024.

"Obiettivo: mettere la Fipili in maggiore sicurezza"

“Vogliamo allargare questa strada - ha spiegato Giani - e creare intanto in questo tratto una corsia di emergenza. Agiamo con questi 3milioni e 800mila euro per cominciare quello che sarà un po’ il modello di domani con Toscana Strade Spa che avrà a disposizione ogni anno 22 milioni anche per la manutenzione ordinaria e la realizzazione di interventi che, via via, metteranno la Fipili in maggiore sicurezza". 

"Questa volta - ha aggiunto - l’abbiamo fatto noi come Regione con 3milioni e 800mila euro per un bel tratto, che contiamo di far arrivare fino allo svincolo di Lastra a Signa. Questo significa rendere più fluido il traffico in un punto in cui c’è la fila, soprattutto nelle ore di punta”.

Il presidente Giani pensa anche alla terza corsia ad esempio nel tratto da Pontedera-Ponsacco al bivio Pisa-Livorno: "Ci sarebbe lo spazio. Il che eviterebbe rallentamenti soprattutto nel periodo estivo, e finalmente lo scorrimento delle auto. E' questo il primo tratto in cui si potrebbe realizzare la terza corsia, una volta che attiveremo la nuova società”.

Il sopralluogo del presidente Giani con l'assessore Baccelli

Il sopralluogo del presidente Giani con l'assessore Baccelli

“Un intervento peculiare - lo ha definito l’assessore Baccelli -, un modello da replicare per i futuri allargamenti della Fipili”. 

E ancora: "Un cantiere eseguito senza dover fare restringimenti di carreggiata e creare rallentamenti di traffico. Riusciremo ad allargare la carreggiata di 3 metri così da poter ricavare una corsia di emergenza con tutti i vantaggi, nel caso di avarie di mezzi pesanti e altra natura. Ma soprattutto questo è un progetto pilota per quanto ci attendiamo dalla realizzazione di Toscana Strade: sfruttare qualsiasi intervento sulla Fipili come occasione di allargamento". 

Con l’attuale opera, in fase di cantiere si realizza l’intervento senza dover chiudere alcuna corsia e gravare sul traffico e in fase di esercizio (cioè a lavori ultimati) la banchina di destra, con la sua maggiore larghezza, garantirà, in questo singolo tratto, un maggior agio per i veicoli nel caso di eventuale emergenza, senza che si vengano così a creare pericoli o rallentamenti al flusso veicolare nel caso di un problema ad un mezzo presente in corsia. 

Inoltre il nuovo assetto della piattaforma stradale, con barriere arretrate e banchina più larga, non impedisce eventuali futuri allargamenti.


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