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Il rapper Salmo libera in mare l'aragosta ordinata al ristorante: «Mi ha guardato negli occhi e non sono riuscito a mangiarla»
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Attualità sabato 14 febbraio 2015 ore 14:30
I lavoratori dei musei: "Non siamo fantasmi"
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Flash mob in piazza Signoria dei dipendenti dei servizi aggiuntivi, di portierato e pulizia, per chiedere garanzie su contratto e posti di lavoro
FIRENZE — Si sono dati appuntamento alle 12 in piazza Signoria in circa 300, indossando con maschere bianche sul volto e lenzuola bianche, per ribadire di non voler essere cosiderati "Lavoratori fantasma". Così i lavoratori che da 17 anni si occupano di biglietterie, prenotazioni, book-shop, guardaroba, mostre e accoglienza dei musei statali hanno deciso di manifestare per chiedere diritti e un pieno riconoscimento del loro lavoro.
Al centro della protesta, la preoccupazione che la riforma Franceschini sull'organizzaizone dei musei porti ad una parcellizzazione delle gare di appalto, e la perdita dei posti di lavoro. "Per questo tra le richieste dei manifestanti- ha spiegato Vanessa Calcerini della Filcams Cgil - c'è il riconoscimento della clausola sociale che imponga il riassorbimento del personale finora impegnato nelle stess mansioni, assiema al matenimento dei livelli occupazionali e dei livelli retributivi".
I servizi aggiuntivi nei musei statali di Firenze sono infatti regolati ad concessione scaduta nel 2006: da allora le circa 300 persono continuano a lavorare ma in stato di precarietà. Nel 2010 è stato siglato un protocollo d'intesa, sul mantenimento dell'occupazione di tutti i lavoratori attivi, tra ministero, Confcommercio settore terziario, Fipe pubblici esercizi e le organizzazioni sindacali. Che ora si chiede di applicare pienamente.
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