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Attualità martedì 18 agosto 2015 ore 13:08
Natali lascia gli Uffizi: "Nulla da rimproverarmi"
L'uomo che ha guidato la Galleria più prestigiosa d'Italia dal 2006 non nasconde la propria amarezza, ma ha parole d'apprezzamento per il successore
FIRENZE — Ha dovuto gestire un cantiere permanente negli ultimi 4 anni, dal 2011 ad oggi, da quando cioè si è iniziato a lavorare al progetto dei Grandi Uffizi per raddoppiare il numero di visitatori.
Oggi che sono in arrivo 18 milioni di euro dal decreto Art Bonus, invece, Antonio Natali, storico direttore della Galleria degli Uffizi, è costretto a lasciare la guida del più prestigioso museo d'Italia al tedesco Eike Schmidt.
La sua ricandidatura per rimanere alla guida della Galleria è stata infatti rigettata dalla commissione allestita al Mibact per selezionare i nuovi direttori dei 20 top musei italiani e ad Antonio Natali, da Budapest dove si trova in vacanza, non resta che fare un bilancio del suo lavoro.
"Ho fatto quel che dovevo fare e ne sono orgoglioso, io non ho niente da rimproverarmi - ha detto l'ex Direttore ricorrendo a una citazione di San Paolo - Ho combattuto la mia buona battaglia,ho terminato la mia corsa, ho conservato la fede”.
Non nella politica però, stando a quello che ha raccontato all'Ansa. "L'amarezza - ha spiegato Natali - l'ho avuta quando ho capito quale era il copione". Un copione che parlava di rivoluzione alla guida dei musei. "Un Paese che dice di voler cambiare - ha detto Natali - non poteva permettersi di dire che restava il vecchio direttore".
Nemmeno una parola sull'operato del ministro Dario Franceschini e sulla sua riforma, ma parole d'apprezzamento per il suo successore, il tedesco Eike Schmidt, 47 anni. "Lo conosco bene da molto tempo" ha detto l'ex direttore, che continuerà a lavorare come se dovesse guidare gli Uffizi fino al Tremila.
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