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Attualità venerdì 06 febbraio 2015 ore 11:10

Mucche in piazza contro il paradosso del latte

Servizio di Tommaso Tafi

Protesta nazionale della Coldiretti, che ha portato 300 allevatori a Firenze: "Le multinazionali comprano latte all'estero e qui chiudono le stalle"



FIRENZE — E' il paradosso del latte. Ogni giorno in Toscana spariscono 5 mucche e negli ultimi 25 anni 20 mila stalle hanno chiuso i battenti. Eppure si consuma sempre più latte, tanto che le multinazionali importano il 360% di latte in più rispetto a quanto ne producono gli allevatori toscani.

Risultato: non c'è controllo sulla provenienza nè sulle percentuali di latte straniero presenti in burro e formaggi.
A questo si aggiunge la decisione dell'unione europea di cancellare le quote latte a partire da marzo, e questo si tradurrà in una liberalizzazione definitiva del mercato di cui beneficeranno gli allevatori stranieri i cui costi di produzione sono più bassi.

Per tutte queste ragioni la Coldiretti ha deciso di portare in decine di piazze in tutta italia allevatori e mucche, in modo da riallacciare un legame tra campagna e città. A Firenze 300 persone circa si sono riversate in piazza della Repubbilca. "Il latte costa 1,50 centesimi al litro sugli scaffali del supermercato - ha sottolineato Tullio Marcelli presidente della Coldiretti Toscana - ma agli allevatori arrivano meno di 35 centesimi. Negli ultimi 6 mesi poi la forbice tra costo al dettaglio e ricavo per gli agricoltori si è allargata a dismisura, visto che le multinazionali hanno iniziato a importare massicciamente latte dall'est europa".

Per questo Marcelli chiede un intervento all'Ue e al governo per certificare la provenienza del latte e dei prodotti derivati, in modo da tutelare quelli italiani.

E in quest'ottica si inserisce l'appello per la Mukki. "Anche se il marchio verrà ceduto - ha detto Marcelli - l'importante è che ci siano garanzie per gli agricoltori del Mugello e per i consumatori".


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