Immobile occupato, è scontro sull'autorecupero

Uno stanziamento di oltre un milione di euro da parte della Regione Toscana servirà per riqualificare un immobile occupato in via Aldini a Firenze

FIRENZE — L'immobile di via Aldini a Firenze è occupato da oltre 15 anni, adesso la Regione Toscana e la Asl proprietaria della struttura finanziano un progetto di riqualificazione che prevede una quota di autorecupero da parte degli occupanti e scoppia la polemica. A riaccendere l'attenzione sul caso un articolo pubblicato su La Verità e la presa di posizione da parte delle opposizioni di destra.
Oltre un milione di euro la cifra stanziata dalla Regione Toscana per i lavori di riqualificazione dello stabile fondato da Bice Cammeo nel 1910 quale "Rifugio temporaneo ed immediato per fanciulli abbandonati".

Il progetto di autorecupero edilizio prevede la realizzazione di 20 alloggi con un contributo regionale di 800.000 euro e l’impiego di forza-lavoro dei soci dell'associazione aggiudicataria del bando regionale, che è stata stimata in 400.000 euro, e che sarà presa in considerazione successivamente nel calcolo dell’ammontare del canone di affitto previsto nel contratto di comodato d’uso.

Il vice presidente del Consiglio regionale, Marco Stella, ha parlato di "Gesto grave e senza precedenti" accusando l'ente regionale di "spreco di denaro pubblico". Secondo Stella l'operazione costituirebbe "un incentivo ad occupare edifici, un messaggio profondamente diseducativo". Da qui la richiesta di sapere dal sindaco di Firenze "come mai la struttura non è mai stata sgomberata?".

A rispondere è l'Associazione "Un tetto sulla testa" vincitrice del bando regionale e beneficiaria del doppio intervento, da parte della Regione Toscana con lo stanziamento per i lavori di ristrutturazione e da parte della Asl per quanto riguarda un progetto di recupero.
"Nella città di Firenze il bando regionale ha interessato 5 immobili, in alcuni vivono famiglie in condizioni di alta precarietà abitativa: per queste persone l'autorecupero ha significato una soluzione alternativa allo sgombero forzato senza via di uscita e per gli enti proprietari ha rappresentato l'opportunità di riqualificare a costo zero, o estremamente basso come per la AUSL Toscana Centro, i loro immobili". Strutture che spesso si presentavano già in abbandono al momento dell'occupazione come ricordano dall'associazione "erano stati lasciati inutilizzati e all’incuria istituzionale da decenni, con la conseguente impossibilità di essere recuperati se non con un ingente impegno di risorse economiche, oltre che non presentabili utilmente sul mercato immobiliare".
Il bando della Regione Toscana del 2012 ha previsto il rilascio della fideiussione bancaria da effettuarsi prima dell'inizio del cantiere di autorecupero, accordata da Banca etica.

"Sono numerose le esperienze di autorecupero come risposta al bisogno abitativo: in molte città e regioni si stanno avviando e concludendo cantieri. In Toscana l’autorecupero è stato inserito nella legge 41/2015 sull' ERP (art. 16-bis). Il progetto di autorecupero dell'immobile ex-Bice Cammeo fa parte di quegli immobili individuati attraverso l' Avviso Pubblico Regionale di cui al DDRT n.1945/2012 “Misure Straordinarie, urgenti e sperimentali, integrative al programma di ERP 2003-2005” e del conseguente Avviso Pubblico del Comune di Firenze ( Delibera GC n.246/363 e determina dirigenziale n.6857/2012)" concludono dall'associazione.

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