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Attualità venerdì 10 gennaio 2020 ore 17:10

Vita dura per i condomini invasi dai turisti

Il Sunia Firenze ha suonato un campanello di allarme dopo aver raccolto numerose segnalazioni in merito alla convivenza con i "vicini molesti"



FIRENZE — Residenti e turisti mal sopporterebbero la condivisione degli spazi comuni, il Sunia ha raccolto le lamentele dei vicini di casa tra schiamazzi, sporcizia, scampanellate notturne, incendi, allagamenti e accoppiamenti nel vano scale.

Il sovraffollamento turistico è il tema centrale del 2020 in città secondo il Sunia Firenze che nelle ultime ore ha suonato un campanello di allarme dopo aver raccolto un report contenente segnalazioni in merito alla coabitazione tra residenti e turisti. Laura Grandi, segretaria di Sunia Firenze e Toscana è tornata all'attacco sul tema caro al sindacato, l'overtourism, che vede le città d’arte invase dai turisti ed ha rivolto un appello al governo nazionale e locale affinchè "sia messa mano alla normativa sulla gestione condominiale, in particolare per il ripartimento delle spese superando la tabella millesimale ed introducendo parametri sull'usura delle parti comuni con riguardo agli impianti di sicurezza per evitare incidenti domestici".

Ma quali sono le lamentele? "I condòmini residenti contestano le cattive abitudini dei turisti: accuse di danneggiare le parti comuni, di disturbare la quiete condominiale, di trasgredire alle regole. Insomma, tutta una serie di problematiche, che esasperano troppo spesso i residenti".

Nel corso del 2019 gli uffici del Sunia hanno accolto 227 famiglie, oltre 100 solo nel centro storico, per denunciare la situazione di difficoltà che vivono in questo cohousing con i turisti "Il 67 per cento del campione dice che viene meno il rispetto degli orari del silenzio. Porte sbattute a tutte le ore, arrivi notturni, trolley sbatacchiati sulle scale, schiamazzi nelle parti condominiali. Vengono suonati i campanelli, perché spesso vengono dimenticate le chiavi, scambiando il condominio per una reception allargata. Aumento dello sporco nelle parti comuni: bottiglie lasciate nelle scale, vetri abbandonati, sacchetti dell’immondizia lasciati ai piani; il 65 per cento degli iscritti riferisce di trovare spesso urina nelle scale, il 35 per cento di trovare vomito, il 78 per cento di trovare mozziconi di sigarette nelle scale. Il tasso alcolico sembra essere sempre alto tra gli ospiti, testimoniato soprattutto da schiamazzi alterati ad ogni ora. Sette persone hanno riferito di aver trovato turisti che si accoppiavano nel vano scale. Il 41 per cento del campione dice di temere per la sicurezza: riferisce di incidenti domestici, dovuti al cattivo uso di fuochi per la cottura con 12 casi di piccoli incendi, risolti con tanta paura e rubinetti dimenticati aperti con 36 casi di allagamenti provocati da queste dimenticanze".

Lievitati i costi dei servizi comuni "La presenza dei turisti ha causato maggiori manutenzioni degli ascensori, maggior richiesta di pulizia scale, riparazione delle campanelliere, più frequenti le imbiancature dei vani scale".

"L'affitto breve per turisti rappresenta un vero e proprio business dei proprietari delle seconde case - è quanto spiegato da Grandi - che scelgono tale modalità di locazione per convenienza rispetto al tradizionale affitto di lunga durata". Ma quali sarebbero i vantaggi dell'affitto breve? "Sono presto detti - risponde la segretaria - innanzitutto entrate superiori rispetto a quelle previste per una classica locazione, possibilità di rintracciare i clienti tramite piattaforme on line e grande possibilità di fare ‘affitti a nero’".

Grandi ha infine aggiunto "La gestione degli affitti brevi, tuttavia, non è un'attività di poco conto per i proprietari che, oltre alla promozione dell'immobile ed alla prenotazione degli inquilini, devono preoccuparsi di accogliere e congedare i turisti, rimanendo reperibili in caso di imprevisti. E si sa che gli imprevisti non mancano mai, soprattutto quando l'immobile da locare è ubicato in un edificio condominiale. In questo caso il proprietario sarebbe costretto ad eseguire un'attività di vigilanza ulteriore".


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