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Attualità giovedì 27 ottobre 2022 ore 10:06

Tumori, più esami in una visita, piace idea Ispro

L'Istituto per lo studio, la prevenzione e la rete oncologica ha aperto le porte per lanciare il multiscreening: più esami nel corso di una visita



FIRENZE — Per andare incontro ai cittadini e semplificare loro la vita e invogliarli a fare prevenzione, l’Ispro di Firenze, l’istituto per lo studio, la prevenzione e la rete oncologica, ha spalancato le porte di villa delle Rose, sopra Careggi, per lanciare l’idea del multiscreening: ovvero la possibilità di fare più esami nel corso di una stessa visita.

Alle donne invitate, per ragione anagrafiche, a sottoporsi alla periodica mammografia è stato proposto di sfruttare l’occasione anche per gli screening della cervice uterina e del tumore al colon retto. E su 75 donne, il 60 per cento ha detto sì e il 40 per cento che ha detto no lo ha fatto solo perché quegli esami li aveva già fatti.

“L’offerta messa a disposizione per queste giornate si è riempita a velocità incredibile - racconta la direttrice dell’istituto, Katia Belvedere - Il multiscreening piace".

Ogni anno in Toscana vengono diagnosticati circa 25 mila nuovi casi di tumori, esclusi i tumori cutanei diversi dal melanoma: 13 mila riguardano gli uomini e 12 mila le donne. Secondo il registro del triennio 2013-2015 il tumore più frequente nelle donne è quello alla mammella (28 per cento di tutte le diagnosi), seguito da colon retto (12 per cento) e polmone (7 per cento). Negli uomini al primo posto c’è il tumore alla prostata (17 per cento) e poi polmone (15 per cento) e colon retto (13 per cento). Prima dei 50 anni tiroide e melanoma sono la seconda e terza diagnosi più frequente tra le donne e melanoma, testicolo e tiroide tra gli uomini.

“L’Open day di ieri – sottolinea l’assessore al diritto alla salute Simone Bezzini, che ha partecipato all'iniziativa - non è solo un’occasione per aprire le porte e mostrare quello che è stato fatto fino ad oggi o i servizi offerti: cosa comunque importante, per sensibilizzare i cittadini sul tema della prevenzione dopo i mesi più terribili della pandemia e del Covid-19 che hanno calamitato ogni attenzione. Approfittando dell’Open day si prova anche a sperimentare nuovi modelli per rilanciare l’attività di screening. Il prossimo passo sarà estendere questa sperimentazione ad altri contesti territoriali e, se capace di dare risultati, farla diventare una buona pratica regionale”.

Tra i locali aperti al pubblico ieri c’erano anche i laboratori, che tanta attenzione hanno raccolto tra le scolaresche di studenti in visita. Lì si studiano cellule e geni alterati e uno dei progetti in corso ha l’obiettivo di capire in che modo una persona possa rispondere ad una terapia: semplicemente sequenziando il dna attraverso un piccolo prelievo di sangue ed analizzando il modello che ne scaturisce. 


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