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Attualità mercoledì 14 giugno 2023 ore 09:23

Tram, caos San Marco manda in tilt i bus

Ritardi medi di 35 minuti sulle corse. Come per la pedonalizzazione del Duomo. Gli autisti tornano indietro di 13 anni, non è cambiato nulla



FIRENZE — Ritardi, corse saltate, passeggeri in attesa ed autisti stressati, Firenze ci ricasca e si incastra nel centro storico a 13 anni dalla pedonalizzazione del Duomo, stavolta a San Marco. L'assessore alla Mobilità, Stefano Giorgetti ha reso noto di avere convocato un incontro a Palazzo Vecchio.

Proprio la Santa San Marco che aveva salvato Firenze assorbendo tutto il peso della pedonalizzazione adesso è andata in crisi per i cantieri del tram. Un piccolo gruppo di sindacalisti lo aveva anticipato, lamentando disagi ancor prima che Palazzo Vecchio presentasse il piano per la  mobilità, mentre lo zoccolo duro attendeva al varco di conoscere le soluzioni e capire se l'esperienza fosse servita. No. Adesso anche lo zoccolo duro scalpita.

Scrivono le Segreterie RSA AT urbano centro Cure e Peretola, Filt Cgil, Fit Cisl, Uil Trasporti, Faisa Cisal "Ad oggi la situazione di tutto il trasporto pubblico in transito nella zona dei cantieri è letteralmente stravolta negli itinerari, invischiata nel traffico, devastata nella regolarità. Tre giorni bastano per un giudizio di quanto stia accadendo. Non si tratta di qualche minuto di ritardo ma di una media di 35 minuti di ritardo per ogni singola corsa che transita intorno ai cantieri, indipendentemente dalla linea e dalla deviazione. Non è accettabile offrire un servizio pubblico così carente. Non è sostenibile per una città che ha realmente bisogno del TPL perché è impossibile che tutti possano organizzarsi diversamente (auto privata?). Allo stesso tempo è impensabile che una persona per spostarsi in città debba aspettare l’autobus per un tempo infinito e poi stare a bordo per un altro tempo infinito! I conducenti vengono presi d’assalto dalle lamentele dell’utenza. Il personale di Sala Radio di At cerca di ripristinare continuamente una minima regolarità del servizio che solo dopo pochi minuti è di nuovo all’aria. Le pause di guida non si sa quando vengono svolte; i cambi del personale sono sempre incerti; i tempi di spostamento del personale aziendale da un punto all’altro della città sono un’incognita. Le persone in attesa del bus chiedono arrabbiate perché le corse saltano ma in realtà se ogni corsa accumula mezz’ora di ritardo ad ogni passaggio, come si possono garantire le corse programmate? Senza interventi questo disastro durerà fino a settembre ma chi davvero reggerà a bordo dei mezzi in questa condizione? Una risposta immediata è doverosa. Non servono altri tempi di sperimentazione". Terminano "Siamo disponibili ad un incontro immediato, portando al tavolo l’esperienza dei cantieri che abbiamo già affrontato. Ricordiamo le riserve R che ci aiutarono in modo concreto in fase di costruzione delle altre linee tranviarie. Pertanto è bene non perdere tempo e intervenire al più presto".

L'assessore convoca azienda e rappresentanze sindacali "Ho convocato oggi stesso un incontro concordando la data di martedì 20 giugno, per valutare ogni possibile miglioramento della situazione. Le variazioni apportate alle linee del trasporto pubblico locale su gomma per la modifica alla viabilità di piazza San Marco sono conosciute da tempo e concordate nelle riunioni settimanali insieme ai rappresentanti dell’Azienda che svolge il servizio. Si tratta di modifiche importanti, che nella fase iniziale e soprattutto nei primi giorni causano i disagi annunciati. I ritardi accumulati non sono solo determinati da questi cambiamenti; in ogni caso, l’Amministrazione, come già comunicato ieri ai sindacati, si è resa disponibile a incontrare l’Azienda e le rappresentanze sindacali. Inoltre, rinnoviamo ai sindacati l’invito a partecipare, con proprio delegato, alle riunioni settimanali come già avvenuto per la realizzazione delle altre linee”.

L'esperienza. Massimo Milli, autista in quota Faisa Cisal è un esperto di cantieri, li ha visti tutti quelli del tram, fin dalle antiche pietre scoperte a Ponte a Greve. Milli ricorda oggi "Le riserve R, termine tecnico  altro non sono che degli autisti reperibili, pagati per intervenire e risolvere situazioni di stallo perché io, da autista, non posso permettermi di fermare un autobus in attesa di un cambio che non arriva, attendere e accumulare ritardo. Perché sono sempre io, lo stesso autista, che devo prendere un altro autobus e "scartellare" la scritta Deposito, per correre a recuperare la corsa saltata, passando davanti ad una fermata dove tutti mi guardano come fossi l'autista più cattivo del mondo". E conclude "Sarebbe bastato concertare il piano con chi guida gli autobus, mi sembra di dire le stesse cose che dicevamo nel 2010 in Ataf".


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