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Attualità martedì 26 novembre 2019 ore 10:41

Dino Compagni, sparisce la rampa per disabili

La rampa per disabili all'ingresso della Dino Compagni non c'è più, era stata oggetto di scontro politico e critiche da parte dei cittadini



FIRENZE — Lo scivolo per disabili installato all'ingresso principale della scuola Dino Compagni non esiste più, è stato smantellato. Questo l'ultimo capitolo del lungo dibattito sulla sicurezza scoppiato dopo la segnalazione di una madre di un alunno e ripresa poi da consiglieri comunali e Comitati cittadini (vedere articoli collegati). 

"Abbiamo letto per settimane del dibattito sulla rampa per disabili installata presso la scuola Dino Compagni di Firenze - ha spiegato Simone Scavullo, portavoce del Comitato Cittadini per Firenze - ed alla fine siamo andati a misurarla con il metro e la normativa a portata di mano e siamo riusciti a dimostrare, forse, che tutta quella sicurezza non c'era. Oggi la rampa è svanita". Palazzo Vecchio ha replicato per voce dell'assessore Sara Funaro che ha spiegato a Qui News Firenze cosa è accaduto alla rampa ribadendo che "La Dino Compagni non ha barriere architettoniche".

L'allarme lanciato dalla madre di un allievo della scuola aveva attirato l'attenzione ed il tema era arrivato in Consiglio comunale dove è stato presentato un ordine del giorno bocciato dalla maggioranza. "La Dino Compagni è una scuola moderna e all’avanguardia" così la maggioranza ha respinto l'ordine del giorno

I membri del Comitato Cittadini per Firenze con il metro in mano hanno misurato ampiezza e pendenza della rampa posta sugli scalini della facciata principale dell'edificio. "L'assessore dice che ci sono tre entrate agibili senza barriere architettoniche, allora una è quella principale, la seconda non c'è personale per poterla aprire, la terza c'è uno scalino con un asse di legno marcia. Veniamo alla pedana che è larga 80 centimetri e per la legge deve essere minimo di 90, la pedana è sprovvista di due corrimano come previsto dalla legge, ne ha solo uno, ed è sprovvista delle linee guida per i non vedenti. Ha una pendenza superiore agli otto centimetri e diciamo la legge dice che devono essere massimo otto per consentire la normale salita e discesa anche da soli. Nella rampa manca la piazzola di sosta che per legge deve esserci ogni 10 metri per consentire la fermata della carrozzina e il riposo e la pedana misura 15 metri".

Ad interessarsi del caso erano stati i consiglieri Dmitrij Palagi di Sinistra Progetto Comune, Alessandro Draghi di Fratelli d'Italia e Michela Monaco della Lega che avevano chiesto approfondimenti con verifiche in merito all'eventuale presenza di barriere architettoniche. Palagi è intervenuto sull'accaduto "Il tempo della domanda di attualità e la rampa è svanita… Poche ore dopo l’inizio del Consiglio comunale immaginiamo. Sarebbe stato interessante apprenderlo direttamente in aula, ma comunque rimane il tema dell’elevatore. La rampa “sbagliata” rimarrà un brutto ricordo e un errore da non ripetere, mentre l’accessibilità alla “scuola più bella del mondo” è ancora un capitolo da verificare fino in fondo. Bene che ci sia la volontà della Giunta di approfondire, ma erano verifiche da fare prima".


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