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Attualità martedì 30 marzo 2021 ore 16:00

​Smog, scatta lo stop ai diesel inquinanti 

Il Comune di Firenze ha reso noti i dettagli dei divieti e le deroghe. Il provvedimento sarà in vigore per 18 mesi, fino al Settembre 2022



FIRENZE — Scatta lo stop ai veicoli più inquinanti all’interno della Ztl e nella fascia dei viali Gramsci e Matteotti, dove la centralina ha registrato gli sforamenti di biossido di azoto. Lo ha reso noto Palazzo Vecchio in attuazione delle disposizioni regionali per il miglioramento della qualità nell’aria: a Febbraio 2020 la Regione Toscana ha siglato un accordo con il Ministero dell'Ambiente che prevede l'adozione di misure nei settori maggiormente responsabili delle emissioni inquinanti. 

Sulla base dell’accordo attuativo fra Regione Toscana e Comune di Firenze, sottoscritto a Settembre 2020, è stato disposto il divieto l’accesso e il transito alle auto e ai veicoli merci delle classi diesel Euro 3 ed Euro 4 compreso nell’area della Ztl e nell’area dei viali di circonvallazione tra viale Amendola-Giovine Italia e piazza della Libertà. Erano già vietato l’accesso ai veicoli diesel Euro 1 ed Euro 2 e ai mezzi a benzina Euro 1. Il divieto sarà in vigore dal lunedì al venerdì dalle 8.30 alle 18.30. Per 18 mesi, quindi fino al 30 Settembre 2022, saranno esonerate dal divieto le auto dei residenti nella zona interessata dallo stop, in modo da garantire un tempo adeguato per l’accesso ai contributi e la sostituzione dei veicoli inquinanti. I divieti non si applicano anche ai veicoli condotti dagli over 70 e altre categorie specifiche.

“Come Comune di Firenze - hanno detto gli assessori alla Mobilità Stefano Giorgetti e all’Ambiente Cecilia Del Re -, abbiamo fatto un tentativo per andare incontro alle imprese in difficoltà avanzando alla Regione Toscana e al Ministero dell’Ambiente la richiesta di deroga di 18 mesi per le ditte artigiane, al pari di quella concessa ai residenti nella zona interdetta. Ad oggi non abbiamo ricevuto risposta alla istanza dal Ministero. La data di domani per l’entrata in vigore del blocco è prevista dall’accordo tra Ministero dell’Ambiente e Regione Toscana del febbraio 2020, adottato a seguito della procedura di infrazione comunitaria in cui si trova lo Stato Italiano che ha portato il Ministero a imporre alla Regione Toscana e al Comune di Firenze le limitazioni”.

Il divieto riguarda l’area della Ztl e l’area compresa tra piazza della Libertà (direttrice di collegamento viale Lavagnini – viale Matteotti), via Pier Capponi (esclusa), piazzale Donatello (esclusa direttrice via La Farina – via Pier Capponi), via La Farina (esclusa), via dei Della Robbia (esclusa), via Bovio (esclusa), via Scialoja (esclusa), via Scipione Ammirato (esclusa), via Cimabue (esclusa), via Fra’ Giovanni Angelico (esclusa), viale Duca degli Abruzzi (escluso), viale Giovine Italia (tratto via dell’Agnolo - via Paolieri), via Paolieri, viale Giovine Italia (tratto via Paolieri - piazza Beccaria), piazza Beccaria, viale Gramsci, piazzale Donatello, viale Matteotti, piazza del Lungo, viale Matteotti.

Le deroghe

Il divieto non riguarda i veicoli del trasporto pubblico di linea; del servizio di igiene urbana; veicoli delle Forze di Polizia, Forze Armate, Vigili del Fuoco, Protezione Civile, nonché veicoli in servizio di emergenza e soccorso delle Pubbliche Assistenze, delle Misericordie, della Croce Rossa Italiana; veicoli al servizio delle persone invalide munite del contrassegno previsto dal Codice della strada; veicoli di proprietà delle Asl, veicoli delle associazioni di volontariato e delle Cooperative Sociali convenzionati con il Comune di Firenze o con altri enti pubblici, che effettuano servizi sociali rivolti ad anziani e disabili e veicoli in servizio di guardia medica; veicoli utilizzati per trasporto di persone che si rechino presso le strutture sanitarie per sottoporsi a visite mediche, terapie e analisi programmate in possesso di relativa certificazione medica; motoveicoli e autoveicoli di interesse storico e collezionistico; autovetture con conducente di età superiore a 70 anni.

La deroga riguarda anche i veicoli appartenenti ad aziende che effettuano servizi di pubblica utilità per conto di amministrazioni pubbliche, interventi urgenti e di manutenzione sulle pubbliche infrastrutture dei servizi essenziali quali gas, acqua, energia elettrica, telefonia ed i veicoli attrezzati per il pronto intervento e la manutenzione degli impianti elettrici, idraulici, termici e tecnologici.


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