Attualità lunedì 11 luglio 2016 ore 18:15
Sicurezza assente e il Vasariano chiude
La direzione degli Uffizi ha disposto la chiusura con effetto immediato dopo il sopralluogo dei vigili del fuoco seguito a un esposto in Prefettura
FIRENZE — La disposizione arrivata dalla direzione delle Gallerie degli Uffizi è chiara: chiusura "con effetto immediato" e niente gruppi in visita al Corridoio Vasariano che ospita 700 opere, 500 delle quali sono autoritratti.
La sospensione delle visite è legata a problemi relativi all'applicazione delle norme antincendio. La decisione, spiega una nota, è stata disposta dal Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco a seguito di un esposto sulle condizioni di sicurezza attuali dell’ambiente, presentato lo scorso aprile alla Prefettura, e al conseguente sopralluogo degli stessi Vigili del Fuoco. "Il problema è legato alla lunghezza del Corridoio, circa 800 metri - ha confermato il comandante Roberto Lupica - e al fatto che le uscite sono solo due, una all'inizio e una fine. Soluzioni ci sono ma prima la direzione del museo deve decidere cosa fare del Vasariano. Così com'è non è fruibile neppure per visite saltuarie".
A rivendicare la presentazione dell'esposto è stato Learco Nencetti, sindacalista della sigla Confsal Unsa Beni culturali . "Ho deciso di farlo a tutela della sicurezza dello spazio e per denunciare il numero indiscriminato di accessi al Corridoio - spiega Nencetti - 7o 8 visite al giorno, ognuna con in media 15 partecipanti. Scrissi inoltre che il corridoio è privo di uscite antincendio nei tratti intermedi del percorso, e sprovvisto di una segnaletica di sicurezza chiara".
Non solo. A metterci sopra un carico ulteriore è arrivato anche il caldo che in questi giorni imperversa su Firenze e che ha ampiamente oltrepassato i limiti regolamentari per visitatori e custodi. Fatto, questo, che rende comunque inagibile l’ambiente e che per la direzione degli Uffizi "confermano la giustezza della scelta di rimuovere le opere pittoriche dal suo interno a causa delle condizioni climatiche non favorevoli per la loro conservazione".
Il piano di riorganizzazione del direttore Eike Schmidt, infatti, prevedeva già la chiusura per interventi di adeguamento del Corridoio Vasariano a partire da ottobre, con l'idea di spostare un nucleo di cinquanta autoritratti, a rotazione, in apposite sale ricavate al primo piano degli Uffizi: la restante gran parte sarebbe stata avviata ai depositi.
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