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Attualità sabato 07 novembre 2020 ore 17:17

Sanità fiorentina, al via la conferenza permanente

Focus sull’emergenza Covid. Nardella: “Massimo impegno su tutti i fronti ma è indispensabile la collaborazione dei cittadini"



FIRENZE — Con una prima riunione in videoconferenza dedicata all’emergenza Covid, si è insediata oggi la conferenza permanente sulla sanità dell'area fiorentina. Ne fanno parte il sindaco di Firenze Dario Nardella, l’assessore regionale alla Sanità Simone Bezzini, il direttore generale Asl Paolo Morello Marchese, i direttori generali dell’Azienda Ospedariera-Universitaria di Careggi Rocco Damone e dell’Azienda Ospedaliera-Unviersitaria Meyer Alberto Zanobini, il direttore della Società della Salute Marco Nerattini, il prorettore area medico-sanitaria dell’Università di Firenze Fabio Marra. Coordinatore è il consigliere speciale Nicola Armentano.

L'obiettivo è quello di creare una sede informale ma permanente per definire in sinergia le strategie da attuare nel settore sanitario, così da  adottare decisioni il più possibile coordinate. 

La conferenza coinvolgerà anche stakeholders e tutte quelle realtà che a vario titolo operano nel settore, come associazioni, sindacati e ordini professionali. Si riunirà periodicamente da remoto, nel  rispetto delle disposizioni anti - Covid, focalizzandosi sulle risposte immediate da dare per affrontare la pandemia.

“Abbiamo deciso di dedicare la prima riunione di lavoro all’emergenza Covid esaminando tutti gli aspetti più critici che riguardano l’area metropolitana fiorentina – spiega il sindaco Nardella –. Oggi registriamo un nuovo record con 911 casi positivi e questo ci fa capire che siamo nel pieno della crescita dei contagi e che quindi dobbiamo moltiplicare al massimo gli sforzi. A cominciare dalla predisposizione di ulteriori reparti e dall’aumento dei posti disponibili. In questo senso sia gli ospedali che la Regione attraverso i nuovi ‘Covid hotel’ hanno messo a disposizione ulteriori posti letto”. Con la strategia degli alberghi Covid sono disponibili 250 camere ed è stata anche avviata la sperimentazione con squadre USCA (Unità Speciali di Continuità Assistenziale) che assistono i pazienti negli alberghi. “L’impegno della Regione – sottolinea il sindaco – è aumentare il più possibile queste squadre sia per assistere i pazienti nei nuovi ‘Covid hotel’ ma anche per proseguire l’assistenza domiciliare”.

Altro tema all’ordine del giorno il piano di screening nelle scuole con l’impegno da parte dell’Asl di garantire tempestività e certezza nel tracciamento. “I test rapidi con tampone naso-faringeo che si faranno su tutta la popolazione studentesca in caso di risultato positivo saranno immediatamente seguiti da tampone molecolare – precisa Nardella – in modo da gestire in modo tempestivo la quarantena dei ragazzi positivi ed eventualmente dei loro compagni di classe”.

Durante la riunione è stata presa in esame anche la situazione delle Rsa nell’area fiorentina: “Ci sono situazioni critiche con ospiti e operatori contagiati – spiega il sindaco – . Anche qui lo sforzo è quello di mantenere isolate le Rsa dai contatti esterni e di incrementare i settori Covid nelle stesse strutture in modo da tenere separati i pazienti contagiati dagli altri. Nonostante la gravità della situazione nelle Rsa con un contagio pari al 10% dei ospiti totali, c’è comunque un monitoraggio costante delle strutture”.

Attenzione è stata dedicata anche l’importanza di rafforzare la collaborazione tra le strutture ospedaliere e medici di famiglia e pediatri di libera scelta. “Questo è un tema molto sentito dai cittadini – evidenza Nardella –. Occorre lavorare a una integrazione sempre maggiore tra sistema sanitario ospedaliero e rete dei medici di famiglia inclusi i pediatri. In questa collaborazione il Comune avrà un ruolo sempre più incisivo per agevolare i contatti e anche le risposte dei medici”. 

Il sindaco infine ricorda l’importanza della prevenzione e della limitazione dei contatti. “Come conferenza permanente sulla sanità rilanciamo l’appello ai cittadini a ridurre le occasioni di uscita e di contatto, soprattutto in casa e nei luoghi privati. E di rispettare le regole con il massimo scrupolo. Senza fare allarmismo o alimentare angosce, dobbiamo prepararci a un periodo abbastanza lungo dal quale potremo uscire tutti insieme se saremo uniti e disciplinati”.


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