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Cronaca giovedì 25 maggio 2023 ore 16:00
Rapinatori all'arma bianca, uno è minorenne
Coltello in tasca e in bocca la collanina strappata via a un ragazzo rapinato poco prima: così la polizia ha trovato i giovani malviventi
FIRENZE — Rapina all'arma bianca ieri sera nella zona di Santa Maria Novella, ai danni di un ragazzo che era con alcuni amici in un episodio culminato con l'arresto di un 23enne e la denuncia di un 15enne, accusati in concorso e a vario titolo di rapina, resistenza a pubblico ufficiale e tentate lesioni aggravate.
I fatti ieri sera in largo Alinari, e sul posto sono accorse le volanti della questura che hanno fermato i due rapinatori in fuga. Il maggiorenne aveva in tasca un coltello con il quale poco prima avrebbe tentato di colpire la vittima, mentre in bocca la catenina d’oro appena strappata dal collo di quest'ultima.
Secondo quanto ricostruito, poco dopo la mezzanotte un giovane appena 18enne stava passeggiando in piazza Stazione con un gruppetto di amici, quando improvvisamente si sarebbe trovato di fronte un ragazzo con il volto coperto in parte dal cappuccio della felpa.
Quest’ultimo, in compagnia di un complice, avrebbe ostacolato il passo al malcapitato per poi entrare subito in azione strappandogli la catenina d’oro che aveva al collo. La vittima non si sarebbe però data per vinta, cercando in tutti i modi di farsela restituire.
A questo punto il malvivente avrebbe estratto un coltello cercando, sempre sulla base di quanto emerso, addirittura di colpirlo. Nel frattempo l’altro giovane in sua compagnia avrebbe serrato minacciosamente i pugni contro il resto dei presenti.
La scena ha immediatamente attirato l’attenzione di una volante impegnata proprio nel controllo del territorio intorno alla zona. Una volta in largo Alinari, i due giovani banditi sono fuggiti e ne è nato un inseguimento terminato in via Fiume con i ragazzi che hanno reagito a calci e gomitate contro i poliziotti.
Durante il controllo, dalla tasca della felpa del 23enne è saltato fuori il coltello, ma della refurtiva apparentemente non c'era traccia. Il giovane sarebbe stato per tutto il tempo con i denti serrati, ma quando ha dovuto parlare dalla bocca sono uscite due catenine d’oro: una era quella del 18enne al quale è stata restituita, mentre per l’altra sono in corso accertamenti.
Il maggiorenne, già noto alle forze di polizia, è finito in manette, il minore al momento è stato invece denunciato e affidato ad un Centro specializzato per la sua età.
Gli agenti delle volanti hanno ricevuto le congratulazioni del questore Maurizio Auriemma: “La tempestività con la quale è intervenuta la polizia di Stato anche in questa vicenda, testimonia la pronta risposta delle Istituzioni agli emergenti fenomeni criminali oggetto di approfondite analisi durante i comitati provinciali per l’ordine e la sicurezza pubblica”, ha sottolineato il questore.
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