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Cronaca venerdì 06 aprile 2018 ore 11:30

Un dipendente Inps indicava le case al racket

L'uomo segnalava le abitazioni da occupare e affittare e riceveva in cambio denaro. Le indagini partite dalla denuncia di una dirigente Inps



FIRENZE — Secondo quanto emerso dalle indagini era il custode degli appartamenti di via Monteverdi a Firenze, dipendente dell'Inps, a indicare le case da occupare abusivamente al dominus dell'organizzazione criminale smantellata dai carabinieri. L'uomo, Giuseppe Bartolini, è finito ai domiciliari. Secondo l'accusa era praticamente alle dipendenze di Giuseppe Murano, uno dei due fratelli calabresi che gestivano l'organizzazione, finito in carcere. In cambio dei suoi servigi, riceveva somme di denaro. Sulla base degli elementi raccolti dagli inquirenti, l'uomo si sarebbe anche allontanato per consentire l'occupazione degli appartamenti e poi le spedizioni punitive nei confronti di chi non pagava: minacce, utenze staccate e in alcuni casi botte.  In un caso sarebbe stato picchiata anche una persona del tutto estranea ai fatti, scambiata per un occupante che non voleva pagare. Gli appartamenti erano 'affittati' ai dipendenti della cooperativa edile gestita dai due fratelli a capo dell'organizzazione: gli operai, assunti come soci ma trattati come lavoratori subordinati, si vedevano detrarre le quote dalla paga. 

In carcere, oltre a Murano, è finita anche Ionela Ciubotaru, 46enne romena, che si definiva ''amministratrice'' del condominio e che gestiva le chiavi degli appartamenti oltre alla riscossione del denaro. Arrestato anche Andir Predi, 25enne albanese, che entrava in azione quando alle minacce si aggiungeva la violenza. Per il fratello di Murano, Natalino, è scattato invece il divieto di dimora nel territorio comunale di Firenze. 

Le indagini che hanno fatto emergere il racket degli affitti sono scattate in seguito alla denuncia presentata nell'ottobre 2016 da una dirigente Inps alla procura della Repubblica: la società che gestisce il patrimonio immobiliare dell'Inps, estranea ai fatti, aveva infatti riscontrato la presenza di un occupante nello stabile di via Monteverdi. Un filo che ha portato a srotolare la matassa. 


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