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Cronaca martedì 27 luglio 2021 ore 20:05

Miriade di imprese meteora per aggirare il fisco

auto della guardia di finanza

Il meccanismo è rodato: un continuo 'apri e chiudi' di aziende affidate a prestanome per eludere controlli. Le Fiamme Gialle hanno smantellato la rete



FIRENZE — Il meccanismo è rodato: aziende meteora, una miriade con un lampo di vita affidato per lo più a prestanome, così da aggirare i controlli rispetto agli obblighi nei confronti del fisco. A scoperchiare una rete di imprese così create e poi dismesse è stata l'indagine condotta dal comando provinciale della guardia di finanza di Firenze nell'ambito dell'operazione A Solis Ortu che stamani ha portato all'arresto di 29 persone e al sequestro di beni per oltre 40 milioni di euro. 

In particolare le misure spiccate sono 5 custodie cautelari in carcere, 24 arresti domiciliari e un obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria, mentre sono oggetto di perquisizione circa 60 siti produttivi a conduzione cinese tra Firenze e Prato, operanti per lo più nei settori del tessile e della pelletteria, da parte delle Fiamme Gialle con gli ispettori della direzione provinciale fiorentina dell'Inps, del dipartimento sicurezza nei luoghi di lavoro dell'Asl e del reparto operativo aeronavale della guardia di finanza di Livorno.

A dare nell'occhio degli investigatori proprio il meccanismo 'apri e chiudi': uno sciame di ditte individuali riconducibili a persone di origine cinese che formalmente rispettavano gli obblighi fiscali e contributivi, ma presentavano esposizioni debitorie nei confronti dell'erario consistenti e cicli di vita brevissimi e funzionali, spiega una nota della guardia di finanza, "a eludere il sistema dei controlli". I titolari? Spesso prestanome, così da consentire ai titolari di fatto di sottrarsi ai debiti tributari maturati.

All'esito dell'operazione, diretta dalla procura fiorentina, sono stati denunciati anche i prestanome, una moltitudine di persone di orgine cinese anche in questo caso, titolari formali di oltre 80 imprese coinvolte. La procura ha promosso istanza di fallimento nei confronti di 19 aziende, 16 delle quali già dichiarate fallite per debiti erariali accumulati negli anni e quantificati in oltre 10 milioni di euro.


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