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Attualità sabato 31 agosto 2024 ore 14:34

​Praticare il SUP in Arno tra equilibrio e bellezza

Oltre i canottieri che si allenano ed i renaioli in gita adesso sul fiume anche persone in piedi sul SUP che si godono il passaggio sotto i ponti.



FIRENZE — Stand Up Paddle, questo il significato dell'acronimo SUP, disciplina sportiva tra surf e canoa e si rema stando in piedi sulla tavola. Ormai è in voga in tutte le spiagge e località balneari ma non tutti sanno che qualcuno lo fa pure sul fiume Arno passando anche sotto al Ponte Vecchio, dando così a questa disciplina sportiva un tocco di arte e di romanticismo.

La Toscanasup è un’associazione sportiva nata nel 2012 da un'idea di Tommaso Pucci ed è proprio Tommaso che porta turisti e fiorentini a spasso o meglio dire a “pagaia”, lungo il fiume Arno nel tratto che parte da San Niccolò e arriva alla Pescaia Santa Rosa passando dunque sotto al Ponte alle Grazie, Ponte Vecchio, Ponte Santa Trinità e Ponte alla Carraia. Un percorso suggestivo tra “Equilibrio psicofisico e Bellezza”.

Ma sentiamo l'ideatore Tommaso Pucci, dal 2017 coach della Squadra Paralimpica che ha partecipato al Campionato Europeo di Para Surfing 2023 in Galizia portandosi a casa due argenti.

Tommaso, come nasce questo progetto:

“Fino a qualche anno fa lavoravo al Meyer e mi occupavo di finanziamenti europei e cooperazione interna nell'ambito della salute. Sono sempre stato appassionato di surf e alla continua ricerca di spiagge, isole e onde. Nel 2011 durante un viaggio alle Canarie era una giornata di mare piatto e vidi persone che remavano in piedi su una tavola.

In Italia non era conosciuta questa disciplina che ha un’origine hawaiana.

Quando vidi queste persone mi si accese una lampadina anche perché avevo capito il potere terapeutico dello stare in piedi su una tavola in equilibrio.

Già avevo in mente di fare terapia col surf, io non ho una specializzazione da medico ma lavorando nell'ambito medico-sanitario sapevo molte cose. Così ho cominciato un percorso di formazione nel 2012; il corso di Istruttore di Sup e Surf a Viareggio per la Federazione Surf e anche il brevetto di bagnino. A Livorno e a Tirrenia ho iniziato un percorso e una formazione con persone con disabilità e adesso sono Tecnico della Nazionale Italiana di Surf Paralimpico. Ho anche il brevetto di Tecnico professionista Soccorso Fluviale”

“Nel frattempo nel 2013 per alcune vicissitudini lascio il lavoro al Meyer. Comincio così a dedicarmi totalmente a questo nuovo progetto. Inizialmente e durante la formazione, ripensando a quelle persone alle Canarie, mi convinco che posso insegnare ad andare col Sup sull’Arno a Firenze, senza onde e per i turisti. Intanto iniziamo così. Quando ne parlavo venivo deriso perchè “in Arno non ti ci viene nessuno!" e anche io avevo i miei dubbi ma volli provare. E così a Firenze e a Baratti con i Sup. A Firenze piano piano. Mi son fatto un sito personale per la Toscanasup con il suo logo. Da lì un crescendo anno dopo anno e sei sempre sotto gli occhi di tante persone dunque la pubblicità te la fai da solo.

Poi sono arrivate le reviews, qualche articolo su riviste di viaggio, sul New York Times, Time Out London mi ha messo nella lista delle 18 cose da fare a Firenze. Poi sono pure comparso in una trasmissione TV canadese”

“Attualmente ho un team anche a Bagni di Lucca dove gestisco le attività acquatiche di Canyon Park da maggio a settembre.

Ma non mancano le Cinque Terre e la costa Toscana su prenotazione durante la primavera”

Ma occorrono dei permessi per fare un attività cosi sull’Arno?

“Devi avere il permesso dal Genio Civile della Regione per scendere in spiaggetta e chiaramente tutti i brevetti che ho preso.

È chiaro che poi occorre il rispetto delle altre discipline e delle imbarcazioni nel fiume. Per questo anche con la società Canottieri ci siamo dati delle regole di navigazione per evitare incidenti o collisioni così come con i Renaioli, Rafting e Arno Boat. Non a caso abbiamo una chat comune per avvertirci e darci comunicazioni. Io per esempio avverto quando ho diverse tavole in acqua”

Come concludiamo questa chiacchierata?

“Questa è un'attività molto apprezzata sia dai turisti che vedono la città da una prospettiva diversa ma anche dai fiorentini per lo stesso motivo. Persone che si mettono in gioco praticando un'attività sportiva ecologica e salutare.

Due ore di escursione e da San Niccolò passaggio sotto ponte alle Grazie, Ponte Vecchio, Santa Trinità e Ponte alla Carraia fino alla Pescaia di Santa Rosa e ritorno. Un'esperienza unica provare per credere”

Chiara Lam Nang
© Riproduzione riservata


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