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Attualità lunedì 16 novembre 2020 ore 11:00

"Papà amava il bello" parla la figlia di Speranza

La figlia di Edoardo Speranza, Camilla, commenta su QUInewsFirenze la decisione di Palazzo Vecchio di tributare un riconoscimento allo statista



FIRENZE — La giunta di Palazzo Vecchio ha deciso di dedicare un luogo pubblico della città a Edoardo Speranza, scomparso nel 2014 all'età di 85 anni (vedere articolo collegato). La figlia, Camilla Speranza, contattata da QUInewsFirenze ha commentato il riconoscimento.

Speranza, già consigliere a Palazzo Vecchio con Giorgio La Pira e assessore alla cultura nella giunta di Piero Bargellini durante l'alluvione del '66 fu anche parlamentare e sottosegretario per poi rientrare a Firenze dove diventa vicepresidente e presidente della Fondazione Cassa di Risparmio. 

"La mia famiglia è lieta e grata all'assessore Alessandro Martini e al Comune di Firenze del riconoscimento che la città ha deciso di tributare a nostro padre. Gentiluomo di nascita e di costumi, profondamente innamorato di Firenze, nostro padre era un combattente mite per il bene della persone. Forse apparteneva più alla gente che ai suoi familiari. Ci ha educato al bello e ci ha insegnato l'amore verso Dio, per la famiglia, per lo studio, per il lavoro indefesso, per l'arte, per la Cultura, per la campagna e per i libri, che amava leggere e fare pubblicare. Era un uomo di fede, profondamente innamorato della mamma, dei suoi due figli, dei suoi sei nipoti e delle sue tre sorelle. Mettendo sempre al centro la fede, ha dato alla Cultura la massima importanza, valorizzando tutto quanto di bello è raccolto in un convento, in una chiesa, in un museo, in una villa, in un giardino, in una esposizione d'arte, in città o in periferia, accogliendo con lungimiranza suggerimenti o proposte del clero, delle Soprintendenze, dei direttori di museo, del Comune. Ha aiutato tante famiglie e ha fatto del bene a Firenze e in Italia e nel mondo con onestà e intuito, portando sempre Firenze nel cuore. Era uno statista, un uomo onesto, equilibrato e generoso, che si è speso per gli altri. Credeva molto nelle figure femminili e riconosceva l'intelligenza delle donne, cui ha sempre affidato compiti di rilievo durante i suoi sessanta anni di attività forense, politica, finanziaria e culturale. Come ha ricordato il vescovo ausiliario al funerale: 'Edoardo Speranza era un uomo che serviva la politica, non se ne serviva'. Nostro padre a sei anni dalla scomparsa merita un grande riconoscimento e un luogo idoneo nella sua Firenze. Confido che mio fratello ed io sapremo portare avanti il suo nome e i suoi valori, ora che ci protegge insieme alla mamma dall'alto dei cieli". 


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