Attualità mercoledì 23 giugno 2021 ore 15:51
La street art entra nel carcere

Sta per essere terminato il grande murale intitolato "La scritta che buca" dipinto dall'artista Nico Lopez Bruchi insieme ai detenuti del Gozzini
FIRENZE — Un murale per la casa circondariale Mario Gozzini, si intitola 'La scritta che buca' e sarà inaugurato nelle prossime settimane.
Il progetto della cooperativa Cat, cofinanziato dalla Fondazione Cr Firenze e dal Comune, ha visto protagonisti l’artista Nico Lopez Bruchi e i detenuti del Gozzini che hanno dipinto non solo un murale sui 100 metri della facciata principale esterna ma anche gli spazi interni che ospitano la didattica. Al Gozzini i lavori erano cominciati alla fine del mese di novembre.
“Sono particolarmente felice di questa nuova opera d'arte urbana, che arricchisce la nostra città – ha dichiarato l'assessore Guccione – perché costruita a partire da una coprogettazione fra collettivo Edf crew e detenuti. Un opera che, immaginando un percorso di redenzione ricco di simboli come il viaggio, la meta e l'equilibrio, sottolinea il valore sociale e educativo dell'arte”.
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