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Attualità mercoledì 05 luglio 2017 ore 13:24

La paralisi infinita dell'edilizia fiorentina

Nei primi tre mesi del 2017 hanno chiuso i battenti 335 aziende. Cna: "Spacchettare gli appalti e inserire un punteggio l'appartenenza al territorio"



FIRENZE — Preoccupano i numeri snocciolati dalla Camera di commercio che ancora descrivono una crisi profonda del settore dell'edilizia. Dati che, almeno fino alla fine dell'anno, non lasciano pensare a cambiamenti sostanziali in meglio. E questo nonostante, spiega Cna in una nota, gli artigiani facciano di tutto per rimanere aperti. Sono infatti 11.030 le imprese attive sulle 11.113 registrate al primo trimestre di quest'anno. 

Il problema restano la burocrazia, i tempi lunghi e la gestione delle gare. "Le nostre imprese dell’edilizia aspettano da troppo tempo ormai di essere valorizzate invece si ritrovano spesso ad avere un ruolo marginale: la maggior parte del loro fatturato totale deriva da una clientela privata, compresi condomini, e solo una piccola parte dalla Pubblica Amministrazione - ha detto Giuseppe Gennaro presidente Cna Firenze Costruzioni - La nostra associazione si sta impegnando a coinvolgere direttamente i Comuni, cercando di far veicolare gli appalti con delle procedure negoziate, mirate alle imprese del territorio, e stringendo accordi per lavori di rigenerazione urbana, che possano essere effettuati dalle micro imprese artigiane". 

I problemi principali, ha spiegato ancora Gennaro, sono "le tempistiche per il rilascio di autorizzazioni sulle ristrutturazioni e sul recupero di immobili, eccessivamente lente e burocratizzate". Per questo Cna ha chiesto che "venga inserito nella valutazione per l’aggiudicazione di una gara anche un punteggio per l’appartenenza al territorio fiorentino e, soprattutto, sollecitiamo lo spacchettamento degli appalti per evitare che le nostre imprese siano chiamate in causa solo (e forse) per il subappalto".

Per Luca Tonini, presidente di Cna per l'area Firenze Città, "bisogna fare protezionismo sul territorio perché Firenze è una città che si rinnova in continuazione ma occorre anche trovare una formula diversa nella dinamica degli appalti, che vada a favore delle piccole e medie imprese fiorentine: le nostre sono attività conosciute, referenziate e che possono dare garanzia di qualità al proprio operato. Bisognerebbe evitare che vengano assegnati gli appalti al massimo ribasso: le nostre aziende sono ferme al palo dal 2008, meritano attenzione dalle nostre istituzioni". 


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